Meteoriti di Capodanno e fine del mondo

6 Gennaio 2020

È stato trovato un frammento del meteorite di Capodanno che, nella sera del primo gennaio, è stato avvistato nel cielo del Nord Italia. Lo ha ritrovato, nel Modenese, il ciclista emiliano Davide Gaddi. Sotto la sua patina scura che lo fa assomigliare a un innocuo pezzo di carbone, quel frammento nasconde un incubo ricorrente. Il cattivo sogno è quello che, un giorno o l’altro, un meteorite capace di cancellare l’umanità si diriga verso la Terra senza alcuna possibilità di deviarne il corso. Come vivremmo i giorni che ci separerebbero da quell’impatto fatale? Continueremmo a litigare e dividerci su questioni che, di colpo, ci apparirebbero futili davanti a quell’incombente fine? Oppure riusciremmo a dare corpo alla speranza di una riappacificazione globale, manifestata a tempo perso da ogni Miss, attore o cantante impegnato che voglia accattivarsi il favore del pubblico. Immaginate: interisti e juventini stretti in uno sforzo comune; vegani e carnivori disposti a scambiarsi i piatti; destre e sinistre politiche di ogni gradazione pronte a rompere le barriere ideologiche che le separano. Ma questa è solo un’utopia immersa dentro a una rêverie distopica. Nel frattempo c’è solo da sperare in uno Stellone globale. Confidando che di stella vera e lontanissima si tratti e non di un meteorite in corsa verso un nuovo Big Bang.
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