Papa Francesco domani sarà dimesso dall’ospedale: convalescenza di due mesi. I medici: «E’ di buon umore, ci ha detto: “Sono ancora vivo”»

Il pontefice in condizioni stabili da due settimane. 'Il recupero della parola possibile in tempi brevi. Polmonite risolta, altre infezioni ridotte'
ROMA. Il Papa sarà dimesso domani, domenica 23 marzo, in condizioni stabili ormai da due settimane. Il periodo di riposo a Casa Santa Marta continuerà e il pontefice sarà in convalescenza per almeno due mesi". Lo ha spiegato il professor Sergio Alfieri, responsabile dell'equipe medica che ha in cura il Bergoglio al Policlinico Gemelli. "Le tempistiche sul recupero della parola sono difficili poterle dire, però guardando i miglioramenti avvenuti il recupero è possibile in tempi brevi". Lo ha detto il dottor Luigi Carbone, medico referente del Papa in Vaticano durante il briefing con la stampa. "Quando un paziente ha un 'infezione di questo tipo ed è stato in una condizione così grave gli ulteriori progressi sono a casa propria - ha aggiunto Alfieri, -. L'ospedale è il posto peggiore per continuare la convalescenza perché è il posto dove più si possono prendere le infezioni".
"Le infezioni più gravi si sono risolte. Alcuni virus si sono ridotti. Alcuni miceti si sono ridotti ma per eliminarli ci vorrà ancora molto tempo". Lo hanno detto i medici che hanno in cura il Papa rispondendo ai giornalisti al Gemelli. "Se ci chiedete se la polmonite bilaterale c'è ancora, no. Per dire se sia completamente guarito da tutte le specie microbiche ci vorrà ancora del tempo", hanno affermato il professor Alfieri e il dottor Carbone. "Per la convalescenza a Santa Marta il Papa avrà bisogno di non molte cose, se non dell'ossigeno. Per eventuali esigenze, inoltre, in Vaticano esiste un servizio di emergenza attivo sulle 24 ore".
Domanda sull’umore del Papa. “Ci