Patenti facili per i cinesi, un arresto a Vasto

23 Ottobre 2020

Cellulare e trasmittente per superare i test alla Motorizzazione. Indagini della polstrada portano alla luce una rete criminale

TORINO. Faceva capo a Vasto (Chieti) una delle reti criminali dedite a truccare esami per ottenere patenti di guida. La polizia ha scoperto a Torino due organizzazioni che aiutavano cittadini cinesi, a completo digiuno della lingua italiana e delle norme del codice della strada, a superare i test. Nove le persone destinatarie di misure cautelari, delle quali due in carcere.

La complessa operazione, battezzata “via della seta”, coordinata dal sostituto Elisa Buffa, della procura di Torino, si è avvalsa della collaborazione della Motorizzazione civile. Le prime indagini nel novembre 2018, quando agenti della polizia stradale sorpresero un cittadino cinese che sosteneva l'esame con un cellulare e un trasmettitore nascosti tra gli indumenti e sotto una parrucca. In questo modo, il candidato riceveva le risposte da una persona all'esterno della Motorizzazione.

Molte le perquisizioni eseguite negli ultimi giorni in varie località, in particolare a Vasto, dove il capo di una delle due organizzazioni, destinatario di una misura in carcere, pur avendo mantenuto la residenza a Torino, aveva trasferito i propri affari.

Dalle intercettazioni telefoniche, gli inquirenti hanno scoperto che il servizio offerto fruttava sino a 7mila euro a patente, che poteva riguardare la sola prova teorica o, come emerso nel corso delle indagini, anche quella pratica. Nove le persone coinvolte: 7 di nazionalità cinese, un peruviano e un italiano, tutti residenti a Torino. quali appartenenti a vario titolo a due distinte associazioni. Nell'ottobre 2019 vennero denunciate 63 persone, ritenute responsabili di aver truccato 55 esami. Nel giugno 2020 altri 45 cittadini cinesi coinvolti in altrettanti episodi illeciti. Una cinquantina i decreti di sequestro a carico di quelle patenti che si è accertato essere state ottenute in maniera illecita.