Quei consigli inutili nell'estate del Covid

11 Luglio 2020

Il caldo vero non è ancora arrivato in questa strana estate di convivenza con il virus. C’è da scommettere però che quando le temperature supereranno i 35 gradi torneremo a essere tempestati dai buoni consigli di chi ci spronerà a bere molta acqua e a non uscire di casa nelle ore in cui l’afa è al suo apice. Sono due suggerimenti che, però, quest’anno rischiano di cadere nel vuoto. Soprattutto il secondo. Uscire di casa – quale che sia l’ora – è un sogno a lungo cullato nei mesi della quarantena anti-Covid. L’ipotesi, poi, che ci attenda un autunno con una nuova impennata dell’epidemia ci spinge a chiuderci alle spalle il portone di casa per immagazzinare quanta più vita all’aperto possiamo. Tutto sembra militare, dunque, conto l’ammonimento di Pascal: «Tutta l’infelicità dell’uomo deriva dalla sua incapacità di starsene nella sua stanza da solo». Nei lunghi giorni del lockdown abbiamo fatto il pieno della saggezza raccomandata dal filosofo francese. Non ne possiamo più di riflettere sulle sorti del mondo sdraiati sul divano di casa. E i maestri di virtù ci scuseranno se ai buoni libri preferiamo, ora, il cattivo pensiero di una birra ghiacciata bevuta sotto il solleone.
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