Se al Nord la vita dura dieci anni di più
«Il divario fra Nord e Sud verrà colmato solo nel 2020». Il Corriere della Sera del 13 settembre 1972 titolava così una previsione che rimandava di 48 anni la soluzione della cosiddetta Questione meridionale. Una previsione che il tempo si è incaricato di smentire. Lo conferma un rapporto del Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, che sarà presentato a Roma domani. Il divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud è visibile soprattutto per l’offerta di servizi della pubblica amministrazione e per la salute. Per la spesa sanitaria pubblica pro capite (di media pari a 1.838 euro) si passa, ad esempio, dai 2.555 euro di Bolzano ai 1.725 euro in Calabria. «Secondo le statistiche dell’Istat», si legge nel rapporto, «si registra ad esempio che tra Milano e Napoli sussiste una differenza di quasi tre anni in termini di speranza di vita, mentre se consideriamo le fasce sociali più povere del Sud e quelle più ricche del nord la differenza arriva a dieci anni». Chi vive al Sud, dunque, è avvisato: meglio non fidarsi della sempre imperfetta arte delle previsioni. Se si vuole campare più a lungo, conviene fare la valigia e avventurarsi al di là dell’immodificabile linea d’ombra del Tronto.
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