DAMASCO

Siria, i ribelli prendono Damasco ed entrano nell’ambasciata italiana. Tajani: tutto sotto controllo

8 Dicembre 2024

Del dittatore non si hanno notizie da giorni ma sembra certa la sua fuga all’estero. I rivoltosi sono entrati nella capitale: inizia una nuova fase per il Paese

DAMASCO. La guerra civile siriana era finita solo agli occhi dell’opinione pubblica occidentale, che sostanzialmente aveva messo da parte la vicenda. La verità, però, è che da più di un decennio il Paese non conosce pace ma solo guerra e distruzione; e, mentre i nostri media davano rilevanza ad altri argomenti, il conflitto proseguiva sottotraccia.

Da un momento all’altro le cose sono cambiate. E con una velocità quasi sconcertante: si è cominciato a parlare di questi ribelli sunniti, eredi di Al-Qaida, meno di una settimana fa; nel giro di un  paio di giorni hanno preso Aleppo, la seconda città più importante del Paese; cinque giorni dopo è caduta anche Damasco, la capitale. L’esercito regolare, con il sostegno russo (per quanto limitato a causa del simultaneo impegno militare in Ucraina), ha provato reagire con i bombardamenti, ma non c’è stato nulla da fare di fronte all’offensiva lampo degli insorti. Così, in tempi record, è finita l’era della famiglia Assad, dopo più di cinquant’anni di dittatura.

Bashar Al-Assad, infatti, era succeduto nel 2000 al padre Bafiz Al-Assad, salito al potere nel 1971. Inizialmente percepito dalla comunità internazionale come un riformatore, nel corso degli anni ha mostrato la sua vera natura, come in occasione della guerra civile scoppiata nel 2011, repressa duramente con l’aiuto della Russia e, in misura minore, della Cina.

Proprio per Mosca Assad rappresentava una pedina fondamentale nello scacchiere medio-orientale. Se la Russia non fosse stata già impegnata nel conflitto in Ucraina, avrebbe potuto aiutere in misura maggiore il dittatore, che così non sarebbe caduto. E invece la situazione attuale è che i ribelli sono a colloquio con l’intelligence siriana per una transizione pacifica del  potere, senza ulteriori spargimenti di sangue.

Tajani ha appena comunicato che i ribelli sono entrati anche nell’ambasciata italiana, ma che la situazione è stabile.