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11 novembre

Oggi, nel 1974, a Sapporo, in Giappone, si esibiva per l’ultima volta in pubblico il soprano statunitense di origine greca, già naturalizzata italiana, Maria Callas, in tournée con il tenore di Motta Sant’Anastasia, Giuseppe Di Stefano. Verosimilmente il ritiro dalle scene era dettato anche dall’ennesima delusione sentimentale con Di Stefano, che arrivava in una situazione già psicologicamente compromessa per l’artista considerata “Divina”. Si rinchiuderà nel suo appartamento parigino, ma l’umore sarà ulteriormente deteriorato dalla morte dell’armatore ellenico Aristotile Onassis, ex compagno, che avverrà il 15 marzo successivo.

Poi arriverà anche la dipartita terrena, oltretutto in modo violento, il 2 novembre del ’75, dello scrittore romano Pierpaolo Pasolini, al quale era legata da affettuosa amicizia (nella foto, particolare, i due insieme).

La Callas e Pasolini avevano anche recitato insieme nel film del 1969 “Medea”, diretto proprio da Pasolini, nel quale la cantante lirica aveva rivestito il ruolo principale.

Maria Callas morirà nella capitale francese, il 16 settembre 1977, nell’appartamento del civico 36 di Avenue George Mandel, presumibilmente per arresto cardiaco. Verrà assistita da Bruna Lupoli, la fedelissima cameriera, originaria di Feltre, in provincia di Belluno.

La Callas aveva raggiunto per la prima volta il Belpaese, il 27 giugno 1947, sbarcando a Napoli, raggiungendo poi Verona in treno, dove aveva conosciuto l’imprenditore Giovanni Battista Meneghini, poi marito, mentre era alle prese con “la Gioconda” di Amilcare Ponchielli, da intonare nell’Arena.