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13 dicembre

13 Dicembre 2024

Oggi, ma nel 1982, ad Ancona, alle 22.45, dall’altura della frazione Montagnolo partiva la frana, che sarà detta “Barducci”, dovuta alle abbondanti precipitazioni cadute fin dal mese di ottobre, dopo la notevole siccità estiva, che smottava 342 ettari di terreno urbano e suburbano nei quartieri denominati Posatora, Borghetto e Torrette ed il mare, causando 13 morti e 3661 senzatetto oltre ad ingenti danni economici al tessuto sociale. Il movimento della terra cambiava di fatto i connotati alla città. In particolare nel versante settentrionale che si spostava dalla parte sopraelevata verso l’Adriatico.

Si trattava di una zona particolarmente a rischio per via del fondo argilloso -non a caso vi erano vecchie cave nel comprensorio- particolarmente sensibile alle infiltrazioni piovane. Ma anche segnata dai repentini cambiamenti edilizi. Il giorno successivo il quotidiano più diffuso in zona Il Resto del Carlino titolerà senza dare spazio alcuno al possibile ridimensionamento dello sventurato accadimento: «Ancona, come l’apocalisse». Danneggiava gravemente anche i fabbricati degli ospedali Geriatrico ed Oncologico, il caseggiato dell’ospizio Tambroni, la sede della facoltà di Medicina dell’università, 285 edifici del capoluogo marchigiano pari a 865 abitazioni per 1071 famiglie.

Inoltre 500 malcapitati rimanevano senza lavoro. Poi provocava pure lo sbriciolamento della strada statale “Flaminia” (nella foto, particolare, un frame dal video di Francesco Camprini intitolato “Frana di Ancona 13 dicembre 1982”) e separava i binari della ferrovia rendendo difficoltosi i collegamenti via terra. Gli sfollati verranno accolti alla meglio nelle palestre del liceo classico “Carlo Rinaldini” e della scuola elementare “San Domenico Savio” attrezzate grazie al cordone di aiuti. Lo spavento era enorme anche perché a molti anconetani quanto accaduto ricordava il pesante terremoto del 10 giugno 1972, del decimo grado della scala Mercali. I lavori di sistemazione delle strutture rese inagibili saranno lunghi e tortuosi e andranno avanti fino all’anniversario della sciagura nel 1997.