18 marzo

Oggi, ma nel 1982, a Catania, due sicari della mafia, presumibilmente del clan Ferlito-Pillera, ma che non saranno identificati, uccidevano, con un colpo di fucile a canne mozze sparato al cuore, il maresciallo maggiore aiutante dei carabinieri Alfredo Agosta, di 49 anni, vice responsabile della sezione di polizia giudiziaria della Benemerita distaccata nel tribunale catanese dall’1 luglio 1978, mentre era a prendere il caffè nel bar di Mario Foti, in via Firenze angolo via Vittorio Veneto, insieme al un suo informatore Rosario "Franco" Romeo. Veniva freddato in servizio, proprio per il suo ruolo, ritenuto scomodo dagli esponenti della criminalità organizzata di quel lembo di Sicilia orientale nel quale imperversavano le rivalità soprattutto tra le cosche Santapaola, Pillera, Cappello e Ferlito.
Si stava occupando anche del racket delle estorsioni e del traffico di droga sulla tratta Catania-Milano-Catania. Lasciava la moglie Gaetana Catona e tre figli, Giovanni, Antonio e Giuseppe. Il malcapitato (nella foto, particolare, la targa toponomastica della via a lui intitolata ad Aci Catena, nel catanese, deturpata dai vandali il 29 luglio 2017), del 1933, originario di Pozzallo in quel di Ragusa, era figlio dell’ex comandante navale del porto di Pozzallo e della marchesa di Pozzallo, si era arruolato nel 1951, il 25 settembre, a 17 anni, tra gli incarichi aveva anche comandato il nucleo aeronautico dell’Arma nella base statunitense di Sigonella, dal 9 dicembre 1968 al 29 aprile 1975. Nell’agguato letale veniva colpito a morte anche il pregiudicato Romeo, verosimilmente legato al boss Benedetto “Nitto” Santapaola.
In quel periodo - e fino al 1988 - le investigazioni erano effettuate direttamente dagli esponenti delle forze dell’ordine, sovente mediante l’impiego dei confidenti, non essendo così diffusa l’adozione di cimici o di intercettazioni ambientali. Poi, al termine delle indagini, veniva fornita la notizia di reato al giudice istruttore. Per l’estremo sacrificio, nel 2013, il 5 giugno, a Messina, in occasione della ricorrenza del 199° anniversario dalla fondazione dei “CC”, Agosta sarà insignito della medaglia d’oro al merito civile alla memoria che verrà concessa con decreto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.