25 gennaio
Oggi, ma nel 1949, a Los Angeles, la ventriloqua statunitense Shirley Dinsdale, di 23 anni, di San Francisco, studentessa della Ucla, l’università della California con sede proprio nella Città degli angeli, vinceva il primo Emmy award della storia della televisione, soprattutto per lo spettacolo confezionato con la bambola con bocca mobile Judy Splinters, in onda sulla rete NBC, personaggio che aveva fatto debuttare in radio, l’emittente KGO della sua città natale, nel 1941, con la trasmissione “Judy in Wonderland”. Con tale riconoscimento, ufficialmente ricevuto quale “Most outstanding television personality”, la Dinsdale entrerà di diritto anche nel Guinnes dei primati mondiali.
La carriera nel mondo dello show-biz della Dinsdale (nella foto, particolare, con la sua inseparabile creatura, davanti al simpatico microfono della National Broadcasting Company nello scatto proveniente dall’archivio NBC) durerà fino a quando lei, nel 1953, deciderà di sposarsi, di avere due figli e soprattutto di dedicarsi a tempo pieno all’attività sanitaria di terapia cardiopolmonare nel “John Titus Mother” memorial hospital di Port Jefferson. La sua parabola davanti alla telecamera sarà presa a modello non solo negli States. E, a livello internazionale, soprattutto nel Belpaese. Nella Penisola, infatti, dare voce dal ventre a pupazzi senza muovere i muscoli facciali diverrà un genere molto in voga nel panorama dell’intrattenimento sia via etere che attraverso il tubo catodico.
Anche se per arrivarci il percorso sarà tortuoso e si dovrà passare, fondamentalmente, per due pupazzi che non saranno ascrivibili proprio alla categoria del ventriloquio, ma che comunque saranno indispensabili per sdoganare quel tipo di forma d’arte. L’antesignano sarà il romantico Topo Gigio, ideato da Domenico Stagnaro e creato da Lucia Perego con la collaborazione del marito Federico Caldura, al quale presterà la voce il cantante Domenico Modugno. Ispirato da Topolino della Disney, ma con vena più da sognatore che da detective, farà la sua comparsa nel contenitore tivvù “Serata di gala”, il 18 ottobre 1959, sull’emittente di Stato, in occasione del decennale dell’avvio della trasmissione regolare pubblica nello Stivale.
Poi sarà la volta del conduttore Guerrino “Raffaele” Pisu col buffo Provolino, ideato dal regista Paolo “Paul” Campani, anche se inizialmente la voce sarà fuori campo e sarà fornita da Oreste Lionello, nel programma per il piccolo schermo “Vengo anch’io”, della Rai, sul Programma nazionale, del 20 luglio-7 settembre 1968. Poi la scena sarà rubata dall’irriverente Rockfeller, il corvo in frac guidato dallo spagnolo Josè Luis Moreno, a partire dall’edizione 1984, la quinta, del varietà “Fantastico”, su Rai uno.