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25 settembre

Oggi, ma nel 1945, a Lecce, durante la manifestazione di protesta volta a chiedere pane e lavoro, partecipata da 10mila persone, provenienti da Piazza Sant’Oronzo, venivano uccisi dai marò del battaglione San Marco, in servizio antisommossa, tre attivisti. Erano: Nicola Fatano, venditore ambulante; Oronzo Zingarelli, pizzicagnolo; Francesco Schifa, muratore. Lo sciopero era stato promosso dalla Camera del lavoro cittadina insieme alla Lega degli operai edili ed era supportata dalle rappresentanze di zona del Partito comunista, del Partito socialista, del Partito d’azione, del Comitato di liberazione nazionale.

La sparatoria avveniva a ridosso del portone d’ingresso del Palazzo dei Celestini, sede della Prefettura, presidiata dai carabinieri. La scarica di piombo da parte dei marinai (nella foto, particolare, la cerimonia funebre con le tre bare innalzate dalla folla) partiva proprio perché i rappresentanti dell’Arma non riuscivano a trattenere la furia dei dimostranti che, reclamando i propri diritti ad un’esistenza meno squallida, tentavano di assaltare la sede territoriale del governo. La vicenda rientrava appieno nel carosello di rivendicazioni che nell’immediato secondo dopoguerra caratterizzava buona parte del Mezzogiorno.

Il 25 settembre 2006 l’amministrazione provinciale leccese, in occasione del 61° anniversario del fatto di sangue, onorerà i tre caduti con la targa commemorativa che verrà apposta in via Umberto I, proprio nel cortile dell’edificio ospitante l’ufficio del prefetto. In occasione della ricorrenza della festa dei lavoratori, l’1 maggio 2021, gli studenti del liceo artistico e coreutico “Ciardo Pellegrino”, guidati dal docente Enzo De Giorgi, ricorderanno l’estremo sacrificio dei tre malcapitati con la graphic novel ed il video dedicati sullo sventurato corteo del 25 settembre ’45.

Quest’ultima, nel Casinò della Città dei fiori, trionferà con il tormentone “Non ho l’età”, che verrà presentato in coppia con l’italo-belga Rosetta Ardito “Patricia Carli”. Filippini, invece, porterà “Sabato sera”, in abbinata con Gil Fields e  Fraternity Brothers, ma rientrerà nel gruppone dei secondi classificati. Soprattutto la Cinquetti sarà la rivelazione e con “Non ho l’età” conquisterà anche l’Eurovision song contest, alla Tivolis Koncertsal di Copenaghen, in Danimarca, il 21 marzo, e sarà la prima artista tricolore ad aggiudicarsi il riconoscimento dalla data della prima finale, disputata il 24 maggio 1956, al Teatro kursaal di Lugano, in Svizzera, che aveva visto sul gradino più alto del podio l’elvetica Rosa Mina Scharer, alias “Lys Assia”.