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26 febbraio

Oggi, ma nel 1956, sullo sperone della Brenva, di 4410 metri d’altezza, l’alpinista francese Jean Couzy, con il connazionale Andrè Vialatte, realizzava la prima salita invernale dalla parete est del Monte Bianco.

L’impresa, di notevole rilievo tra gli appassionati delle cime innevate, aveva la partenza dal versante italiano, da Courmayeur, in Valle d’Aosta. Scavallato il ghiacciaio della Brenva e l’omonimo sperone i due arrampicatori raggiungevano la vetta della montagna più alta d'Italia, di 4810 metri sul livello del mare.

Couzy, originario di Nérac, classe 1923, professionista del settore, era accompagnato da Vialatte, del 1917, valido scalatore per passione, già direttore del servizio tecnico dell’aeronautica transalpina, che tra l’altro sarà decorato come grande ufficiale della Legione d’onore per meriti lavorativi, parteciperà alla riuscita del programma di sviluppo dell’aeroplano da trasporto supersonico Concorde, che volerà per la prima volta il 2 marzo 1969. Couzy era stato, il 15 maggio 1955, con Lionel Terray, francese di Grenoble, del 1921, autore della memorabile prima ascensione del Makalu sull’Himalaya (nella foto, particolare, Couzy proprio sulla sommità), colosso di 8463 metri, quinta vetta più alta del mondo, tra Nepal e Tibet, a 22 chilometri ad est dell’Everest. Anche in quell’occasione c’era Vialatte, come componente della spedizione sventolante bandiera di Francia e capeggiata da Jean Franco, che annoverava anche il torinese naturalizzato francese Guido Magnone. Ma Vialatte aveva raggiunto Couzy e Terray solo il giorno successivo. Couzy morirà, a 35 anni, il 2 novembre 1958, a Devoluy, colpito alla testa da una scarica di sassi, mentre sarà impegnato ad aprire la sua via sulla parete sud della Crête des Bergers, al margine meridionale del Pic de Bure, nelle Prealpi del Delfinato.

Couzy nel decennio 1948-1958, aveva vinto importanti sfide nella cosiddetta conquista dell’inutile, tra le quali, il 23 luglio 1948, figurava l’apertura della variante diretta della cresta ovest della Torre Trieste, al Monte Civetta di Alleghe, nelle Dolomiti bellunesi di Zoldo. In segno di tributo, il 26 febbraio 1980, un altro francese, Michel Berruex, metterà a segno la conquista della via est dallo sperone della Brenva, con salita in vetta del Bianco, sempre in periodo invernale, ma in solitaria.