Oggi, ma nel 1972, in tutta Italia veniva pubblicato dall’etichetta discografica Clan Celentano, il singolo “Prisencolinensinainciusol”, brano estratto dall’album “Nonstalrock”, in preparazione, che uscirà il 31 ottobre 1973, sempre per la stessa casa di produzione milanese.

Il pezzo (nella foto, particolare, il disco e la sua copertina) era caratterizzato da testo volutamente incomprensibile e non-sense e da base in loop che mixava, anticipatamente, stili diversi, dallo scat-jazz, all’afro-beat, passando per house discotecara. Il cantato, sorta di grammelot che faceva il verso all’inglese, in modo stereotipato, si rifaceva al rap delle origini, quello old school Lo slogan del “Molleggiato” nel lanciare il 45 giri era quello di inneggiare all’amore universale, vera lingua accessibile a tutti in una fase storica definita d’incomprensione generale, data dalla crescente incapacità comunicativa, nonostante l’implementarsi dei mezzi di comunicazione.

Nel b-side del vinile era incisa la traccia “Disck-Jockey”, alla cui realizzazione avevano partecipato, oltre Celentano, Luciano Beretta e Michele “Micky” Del Prete. Il tormentone avrà enorme successo non solo nel Belpaese, ma anche a livello internazionale. Soprattutto nelle Fiandre, nei Paesi Bassi, in Francia, in Germania e negli Stati Uniti.

A dirla tutta, in Italia, il successo arriverà non immediatamente, ma in seconda battuta. Grazie all’esibizione, insieme a Raffaella Carrà, nella trasmissione televisiva Rai “Milleluci”, sul Programma nazionale, del 6 aprile 1974. Prima di quella serata, neanche l’utilizzo come sigla di chiusura dell’appuntamento radiofonico “Gran Varietà”, sull’emittente di Stato, dal 5 novembre al 4 marzo ’73, condotto dalla Carrà, non basterà alla consacrazione del divertissement canoro destinato ad avere persino il titolo di “canzone più divertente di tutti i tempi”. Così verrà considerata, stando al magazine “Far out”, che sarà fondato nel 2010, da Lee Thomas, nell’edizione del 3 novembre 2012, in occasione del 40° anniversario.