Turno di notte

Aurora e i brufoli dell'imperfezione

La saggezza si nasconde dove meno la cerchiamo, di questi tempi. È inutile cercarne le tracce nei libri di filosofia. Conviene rivolgerci, invece, a luoghi che, a prima vista, sembrano i meno adatti ad accoglierne il sapore dolceamaro. È il caso di un social come Instagram, famoso per essere una vetrina della superficie umana.

Un personaggio famoso come Aurora Ramazzotti, figlia di genitori famosi, ha scelto quella piattaforma per inviare una sua foto che la ritrae con il viso punteggiato da brufoli e un post in cui spiega che cosa l’ha spinta a infrangere una regola non scritta di quel social: dare di se stessi l’immagine più levigata possibile. «Siamo tutti belli, famosi, felici e realizzati», dice Aurora Ramazzotti. «Certo, condividere il bello è giusto e lo sarebbe ancor di più se non fosse un mondo un po’ contorto in cui tutti fanno a gara con gli altri. Visto che ne ho la possibilità», aggiunge, «sfrutterò questa stessa piattaforma che sa di perfezione per ricordarci che la perfezione non solo non esiste, ma non è neanche bella. Siamo belli noi, con le nostre cicatrici».

Amare l’imperfezione è un obiettivo non facile. Ci si arriva spesso con l’età. Tuttavia è una mèta necessaria del viaggio nella vita, che si raggiunge solo facendo i conti con noi stessi: il lavoro più duro, che amiamo quasi sempre rimandare come il più sgradito dei nostri compiti a casa.

©RIPRODUZIONE RISERVATA