CARTA MONDO

Cuffaro e il cappello da alfiere

Ventotto persone, tra cui diversi politici siciliani, sono state rinviate a giudizio per avere fatto visita in carcere, in presenza di accompagnatori, all’ex presidente della Regione siciliana, Totò Cuffaro, che stava scontando una condanna a 7 anni per favoreggiamento mafioso nel carcere di Rebibbia. Gli indagati sono accusati di falso per avere consentito l’accesso o per essere entrati nel carcere di Rebibbia, senza averne titolo. La notizia è riportata dal Giornale di Sicilia. Immagino la grande mole di lavoro e di carte occorsa per portare davanti ai giudici quelle 28 persone. E mi viene in mente un episodio raccontato da Soma Morgenstern nel suo bellissimo “Fuga e fine di Joseph Roth” dedicato alla lunga amicizia dell’autore con il grande scrittore austriaco. Morgenstern racconta che nel 1916, nel corso di una licenza dal fronte, aveva avuto bisogno di comprare un nuovo cappello. Roth, che era con lui a Vienna, gli consigliò di comprare direttamente un cappello da ufficiale, visto che di lì a pochi giorni sarebbe stato promosso da alfiere a sottotenente. "La differenza è minima", gli disse Roth, "un filo d’oro nella cordicella, nessuno se ne accorgerà". Soma si lasciò convincere e comprò il cappello. Il giorno dopo, mentre era a spasso al Prater, venne avvicinato da un comandante dell'esercito. Questi gli fece notare il cappello fuori ordinanza e gli ordinò di presentarsi l’indomani mattina al comando, assicurandogli che non sarebbe stato il solo. In effetti al comando erano almeno 50 i soldati richiamati per lo stesso motivo. Morgenstern subì una ramanzina da un colonnello e venne punito con il taglio di alcuni giorni di licenza. Il giovane alfiere scrisse allora al suo comandante al fronte per raccontargli il fatto e la relativa punizione. Il comandante gli rispose ordinandogli di restare in congedo fino al termine regolamentare dei giorni. Soma fece così, poi, tornato al fronte, si presentò dal suo comandante e raccontò l’accaduto. Il comandante sembrò divertito. Gli chiese anche che aspetto avesse quel colonnello "che impiega un comandante per dare la caccia a dei berretti" . Soma fornì un'accurata descrizione del militare e, racconta lo scrittore, “il comandante ne ebbe gran spasso”.