VISTO E SEGNALATO
Lo svincolo (nuovo) inaccessibile
Non vogliamo fare qui l'elenco delle occasioni mancate dell'Abruzzo nel turismo (musei chiusi, i disservizi per l'acqua nei paesi affollati, la film commission di cui non si vedono i frutti, o anche, scendendo nei particolari, le Grotte del cavallone che se va bene, e forse, riaprono a Ferragosto), ma certo ci sono alcune cose che stupisce come avvengano e perdurano nel silenzio.
In questo caso ci riferiamo alle strade abruzzesi che ad agosto dovrebbero essere sgombere dei cantieri: primo, per consentire una buona accessibilità e mobilità turistica e secondo perché tutto sommato durante i periodi di stop del Covid c'è stato tanto tempo per poterci lavorare senza traffico. E va bene. Ma sulla Statale Tiburtina, nei pressi di Bussi, in tanti si meravigliano di quanto è stato combinato nonostante siano stati tanti i mesi di lavori che hanno tenuto chiusi gli svincoli dell'autostrada A25. Succede infatti che chi proviene da Bussi, da Popoli e da Sulmona sulla Statale non può imboccare direttamente l'autostrada perché è vietato. Chi vuole prendere l'A25, deve (dovrebbe) arrivare a un primo slargo possibile e/o alla prima rotonda (che in reltà è lontana circa 5 km), tornare indietro e prendere così lo svincolo provenendo dalla parte opposta a quella precedente, cioé da Pescara. In alternativa c'è il casello successivo che è quello di Torre de' Passeri dove lì, sì, si può tranquillamente imboccare lo svincolo autostradale ma è 6 km dopo percorsi a volte in fila e dietro a un Tir!
Una situazione incomprensibile che spinge tanti automobilisti a commettere una violazione, cioé a fare subito "manovra ad U" sulla Tiburtina, in prossimità del casello di Bussi e tornare quindi indietro pochi metri dopo lo svincolo anziché trovare il primo slargo.
A fondo della questione, pare che a monte di questo divieto d'ingresso vi sia una causa legale tra la società che ha in gestione A24 e A25 (Strada dei Parchi del Gruppo Toto) - che ha realizzato i lavori del nuovo svincolo - e l'Anas, società responsabile della rete stradale statale.
Senza entrare nel merito della causa, ci rimettiamo all'evidenza dei fatti e alla quotidianità dei disagi: non si capisce che differenza vi sia tra l'accesso consentito allo svincolo di Torre de' Passeri e quello vietato di Bussi/Popoli, perché uno sì e l'altro no? In tutti e due i casi si tratterebbe di attraversare la corsia opposta come è sempre avvenuto, solo che a Popoli/Bussi non si può più fare. Costringendo gli automobilisti ad allungare oppure a commettere violazioni (a dispetto della sicurezza) o azzardare altre manovre sulla Tiburtina. Ecco, quando proviamo a spiegare ai turisti "felici" di essere in Abruzzo il motivo di questi disagi non ci credono. Non vogliono crederci. Come noi.