VISTO E SEGNALATO
"Mio nonno, caduto in guerra e mai dimenticato"
Riceviamo dal signor Luciano Di Giulio una lettera in ricordo del nonno Giustino D'Angelo morto durante la seconda guerra mondiale. Il nonno è ora sepolto nel cimitero di Guardiagrele. Il nipote ci segnala la sua storia affinché non venga dimenticata come quella di tutti coloro che sono deceduti per la patria in guerra. Ma ciò che ci colpisce è quanto ci tenga affinché questa lettera fosse pubblicata su ilCentro.it, strumento mediatico digitale che conserva la memoria nel tempo. Eccola.
"Novembre, mese in cui si rende pnore ai soldati caduti a difesa della patria, lo scrivente vuole ricordare in questo mese mio nonno, il caporale Giustino D'Angelo nato a Guardiagrele in provincia di Chieti, fucilato nel campo di concentramento sterminio a Bitterfeld in Germania. Nonno Giustino oggi riposa in pace nel sacrario militare monumentale in Contrada San Donato a Guardiagrele.
Lì, a Bitterfeld in Germania, nel corso della seconda guerra mondiale, nel 1943 vi fu creato un campo di concentramento per i militari graduati italiani che 'avevano rifiutato', in cambio della libertà, di aderire al regime collaborazionista della Germania nazifascista, voluto da Adolf Hitler e guidato da Benito Mussolini, al fine di governare gli italiani controllati militarmente dai nazifascisti.
Caro nonno Giustino, atteso le tue vicissitudini e traversie io non ti dimenticherò mai! Mi hai lasciato un messaggio importante. Purtroppo in guerra per la propia patria le difficoltà venivano sempre superate con le armi, ma anche con grande coraggio. Coraggio che lo ha guidato purtroppo sino alla sua fucilazione.
Negli anni passati in sua memoria, ha avuto l'attestato di combattente per la libertà, non collaborazionista, perché coraggiosamente non si era mai piegato ai nazifascisti, ha accettato di morire per la madre patria. Proprio per questo io non ti posso dimenticare, anzi non ti voglio dimenticare. Voglio che la sua vita sia di esempio a tanti, soprattutto oggi che, a mio modesto avviso, non sanno cosa significa sacrificarsi per il bene comune.
Mio nonno non era un eroe, è stato fucilato per la vittoria della democrazia e della pace.
Ciao nonno Giustino".