ALTITUDINI
Nella piana della Cicerana, gioiello del Parco / VIDEO
L’inverno freddo ha indurito la neve rendendo alcuni percorsi adatti solo ai più esperti. Ma la montagna è talmente grande che può regalare anche nei giorni più gelidi itinerari stupendi e non particolarmente difficili. Si può per esempio andare al Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, partendo da una delle sue sentinelle settentrionali: Lecce nei Marsi (AQ). Da qui, infatti, parte il sentiero T1 che, salendo gradatamente in un bellissimo vallone, porta fino alla piana della Cicerana: un gioiello del Parco. All’arrivo sulla piana Le Prata, che è innevata ma si cammina facilmente senza ausili, con un uno sforzo in più si può arrivare all’Ecorifugio della Cicerana, aperto, in questo periodo, tutti i week-end e dove potrete rifocillarvi guardando i bei monti innevati verso Nord.
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La “nascita” del rifugio risale agli anni ’60 quando si decise di costruire alcuni villini nella Valle Cicerana. Trenta anni dopo, agli inizi degli anni ’90, il Parco ottenne di poter rimediare al danno eliminando i villini, tranne uno, che fu salvato per poter poi essere adibito a rifugio. La vicenda diede adito a una delle prime pronunce della Corte costituzionale in materia di danno ambientale (la n. 641/87).
Lungo il sentiero T1 si trovano anche le rovine del paese vecchio di Lecce, una antica cava di terra rossa, la bauxite, che fu sfruttata nel periodo compreso tra il 1905 e il 1923 per poi essere dismessa, panorami magnifici sul Velino-Sirente e il bellissimo Monte Turchio. Come detto il percorso è semplice ma, attenzione, è lungo: andata e ritorno da Lecce al rifugio sono circa 18 km.