Onna e il Papa un anno dopo
ONNA. Benedetto XVI sin dal 6 aprile del 2009 sollecitò i suoi collaboratori affinché il viaggio all’Aquila e nei paesi devastati dal sisma fosse organizzato il prima possibile. Ci fu un momento in cui sembrava cosa fatta una visita nel giorno di Pasqua, meno di una settimana dopo il sisma. Poi, per non essere da intralcio alle operazioni di soccorso (la sua presenza per motivi di sicurezza avrebbe mobilitato molti uomini delle forze dell’ordine) decise di rinviare tutto di una ventina di giorni e la visita ai terremotati ci fu il 28 aprile. Quell’evento è stato ricordato ieri sera a Onna, il paese simbolo del sisma, con una cerimonia religiosa presieduta da monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare dell’Aquila. Ed è stato proprio D’Ercole a raccontare il dolore del Papa per quanto accaduto e la sua ferma volontà di recarsi al più presto nelle zone terremotate. In quei giorni D’Ercole fu mandato dal Vaticano in Abruzzo per valutare il come e il quando di una presenza del Pontefice all’Aquila. E’ venuta fuori anche un’altra particolarità: la decisione di visitare Onna (oltre naturalmente all’Aquila) fu presa direttamente da Benedetto XVI. E D’Ercole ieri sera ha confermato che l’attuale pontefice conosceva già Onna per esserci stato almeno una volta, quand’era ancora cardinale, in visita privata, una visita forse legata alla vicenda della strage nazista del 1944. Di questa presenza nessuno a Onna aveva mai saputo nulla. Monsignor D’Ercole nella sua omelia ha poi ricordato come il Santo Padre, dopo l’incontro con gli sfollati, più volte ha sottolineato di aver trovato «persone di grande forza e dignità pur di fronte a tanta tragedia». Nel corso di un’iniziativa che si è svolta dopo la Messa nel centro polifunzionale per i giovani, la Pro Loco, la Onna Onlus, la Congregazione della Madonna delle Grazie e il parroco don Cesare Cardozo hanno preso l’impegno di celebrare ogni anno la ricorrenza della visita del Papa. Presto sarà pubblicato un libro con le foto e i testi dei discorsi di Benedetto XVI di quel giorno e, nel punto in cui il Papa ha salutato gli onnesi un anno fa, sarà posta una targa ricordo. Il presidente della Onna Onlus Franco Papola ha poi chiesto a monsignor D’Ercole di fare da tramite per far giungere al Papa un invito ufficiale per quando la chiesa di Onna sarà ricostruita. Come è noto alla ricostruzione sta contribuendo il governo tedesco ed entro due anni i lavori dovrebbero essere terminati. La famiglia Pica Alfieri ha donato a monsignor D’Ercole un ostensorio (che è stato lasciato alla parrocchia di Onna). Al vescovo è stato regalato un quadro raffigurante la Madonna delle Grazie di Onna dell’artista Lia Garofalo.