"ALTITUDINI"
Sopra le Gole di Fara San Martino / FOTOGALLERY
Era il 22 giugno 2019 quando in mattinata, complici forti raffiche di vento, si verificò la caduta di massi e pietre sul sentiero che conduce alle Gole di Fara San Martino (Chieti). Perse la vita una donna, Sandra Zanchini, 56enne originaria di Ravenna, dopo una lunga agonia. E le Gole vennero chiuse.
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Il 3 luglio scorso l’ordinanza di chiusura è stata revocata e le Gole finalmente riaperte dopo la messa in sicurezza. La stretta apertura rocciosa delle gole immette in una lunghissima valle, così lunga che prende nomi diversi col cambiare dell’altitudine: Santo Spirito, Macchialunga, Valle Cannella. Vi si può entrare per visitare i resti dell’Abbazia di San Martino in Valle, bellissima e affascinante, oppure potrete dedicarvi ad arrampicare sulle tante falesie. Ma si può camminare ancora, sul sentiero H1 per raggiungere in 30 minuti la prima fonte di acqua fresca, dentro un’insenatura della roccia e dove vi sono tavoli e panche.
Proviamo a salire ancora un po’? Dopo circa un’ora si arriva alla seconda fonte detta “Le Vatarelle” (850m): acqua fresca, tavoli e ombra. Però siamo coraggiosi e andiamo ancora un po’ più su, dove il greto asciutto di un torrente ci porta tra scenari favolosi fino a Bocca dei Valloni (1065m-2 ore dalla partenza). Qui si dirama un altro sentiero: il G6 che conduce alla bellissima Grotta del Callarelli con vista sulla selvaggia Val Serviera. Continuiamo sul sentiero H1, la valle diviene “Macchialunga”, la salita è dolce e calda e si arriva a 1.700m dove volendo si può salire al Piano della Casa con il sentiero H2: un altopiano immenso circondato dai monti altissimi e dove potrete incontrare il pastore Domenico, sul sentiero si trova anche la Grotta dei Porci (ricovero pastorale).
Si va avanti, l’ambiente diviene grandioso, si apre in località Sala del Monaco e ci richiama verso la poderosa Val Cannella sovrastata dalla Cima dell’Altare. Volendo, a circa 2050 metri (4 ore dalla partenza), svoltiamo a sinistra verso la famosa Grotta dei Diavoli, un bel ricovero pastorale, oppure proseguiamo. Più su incrociamo il sentiero H7 che conduce alla grotta di Canosa, ma camminiamo ancora, la fatica si fa sentire, siamo a 2500 metri e finalmente scorgiamo il rifugio Manzini (5 ore) dal quale si può raggiungere il Monte Amaro (2793 m) oppure restare su in quella interminabile infinità.
Ben tornate Gole di Fara San Martino!
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