PALLA AL CENTRO
Via al mercato vero, e il fisco aiuta lo sport
Fino a ieri è stato il mercato delle plusvalenze per mettere a posto i bilanci; da oggi, primo luglio, inizia quello vero. Quello che serve a rinforzare le squadre. Il 30 giugno si chiudono i bilanci delle società di calcio, e un modo per mettere qualche pezza è quello di vendere a un valore superiore a quello iscritto in bilancio uno o più giocatori. Si creano delle plusvalenze, spesso fittizie. È un giochino che riguarda quasi tutti i club, chi più e chi meno. L’ultimo caso clamoroso è lo scambio Juve- Roma che ha portato Leonardo Spinazzola in giallorosso e Luca Pellegrini in bianconero. L’Inter, tanto per citare un altro esempio, ha messo insieme 40 milioni di plusvalenze vendendo 5-6 calciatori (Pinamonti, Vanheusden, Merola e Sala) cresciuti nelle giovanili nerazzurre, ovvero gente che non ha avuto un costo e permette di iscrivere a bilancio solo ricavi. Una volta sistemati i conti, si passa a fare la squadra. E, ad occhio, la predisposizione a comprare giocatori dall’estero aumenterà. Il motivo è presto detto: nell’ultima finanziaria del governo gialloverde, infatti, è stata inserita una norma che consente di detassare gli stipendi di quei professionisti che entrano (o rientrano dopo almeno due anni) in Italia. Inizialmente, era stata ideata per permettere ai cervelli in fuga di poter tornare a lavorare in Italia. Ma il nostro è un Paese in cui ogni legge viene interpretata prima e applicata poi. Quindi, lo stipendio di Antonio Conte all’Inter è meno pesante grazie a questa legge che permette di abbattere gli oneri fiscali. In attesa dei botti veri, va contemplata ad alti livelli una nuova realtà nello sport italiano: il calcio femminile. Merito di un bel gruppo di ragazze e di una ct con l’occhio lungo, Milena Bertolini, che ci hanno fatto sognare nelle tre settimane di Mondiali. La sensazione è che nulla sarà più come prima. E il cambiamento sarà in meglio, ovviamente. @roccocoletti1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA