Accorpamento tra scuole, palla alla Regione
Ieri Provincia, Comuni e parti sociali hanno ribadito il loro no. Tiberini: perché i tagli solo nel Chietino?
CHIETI. Adesso la palla ripassa alla Regione. Sulla programmazione delle rete scolastica provinciale 2025-2026, qualcosa di più se ne saprà dopo la riunione di oggi, alle 11, programmata a Pescara tra la Regione e la provincia di Chieti. Ieri pomeriggio c’è stato un incontro online, tra Provincia, Comuni interessati e parti sociali. Il dimensionamento scolastico (che porta all’accorpamento degli istituti) nell’ipotesi regionale, in provincia di Chieti interessa: Ipseoa Marchitelli di Villa Santa Maria e l’istituto comprensivo di Quadri, l’istituto comprensivo di Castel Frentano e l’istituto comprensivo d’Annunzio di Lanciano.
Nell’incontro sono state ribadite le note posizioni: no all’ipotesi regionale di accorpamento, dicono i sindaci dei Comuni coinvolti, no all’accorpamento dice la Provincia, no ribadiscono le parti sociali. Posizioni, del resto, ben chiaramente espresse già lo scorso anno. Difatti la Regione, solo lo scorso 19 settembre, comunicando i termini per il formale avvio delle operazioni di dimensionamento scolastico ha riconfermato le pregresse disposizioni regionali (Dgr 407/2023 modificato dalla 681/2023) e sono stati comunicati i termini per il formale avvio delle operazioni di dimensionamento scolastico.
«La provincia di Chieti ha già dato. Perché sul dimensionamento scolastico la Regione non “guarda” in casa di altre province?» si chiede Massimo Tiberini, sindaco di Casoli, consigliere provinciale delegato al dimensionamento scolastico che aggiunge: «Noi non procederemo, in alcun modo, a effettuare alcuna operazione di dimensionamento scolastico, non condivisa con i territori e parti sociali, in assenza di una chiara strategia d’insieme cioè delle linee guida». L'accorpamento scolastico (che ha, come condizione principale, il non raggiungimento di un numero limite di alunni) per esempio del comprensivo Di Loreto di Castel Frentano (che ingloba anche gli alunni di Sant'Eusanio del Sangro) con il comprensivo d'Annunzio, comporta la perdita della dirigenza e degli uffici amministrativi, cosa che per gli amministratori comunali è vista come un danno di importanza e immagine.