CHIETI

Acqua non pagata, 134 utenze pubbliche abusive. E c'è un caso-piscina

Dallo Stadio del nuoto ribattono: "Dal 2020 abbiamo chiesto la voltura del contatore" e poi Brandelli rettifica: "La struttura è a posto" 

CHIETI. Nel comune di Chieti ci sarebbero 134 utenze pubbliche abusive, non censite e non fatturate: a farlo sapere è la presidente della società di gestione idrica Aca, Giovanna Brandelli, nel corso della seduta odierna della Commissione d'inchiesta sull'emergenza idrica in Abruzzo.

A riferire gli esiti dell'incontro è la presidente della Commissione, Sara Marcozzi, che parla di "questione gravissima". Tra le 134 utenze, dice ancora Marcozzi, "ci sarebbero anche il Palatricalle e la piscina".

Ma dallo Stadio del nuoto si precisa che "la società Esa Life, che gestisce la struttura dal 2020, ha subito chiesto il subentro della titolarità del contatore, ma l'Aca non ha ancora concluso l'iter per la voltura". E poi arriva la rettifica di Brandelli: "La struttura è a posto, i consumi sono in fatturazione".

Dall'incontro in Resgione salta fuori che Aca avrebbe inviato più di una comunicazione, da ultimo a mezzo Pec, al Comune di Chieti, con la richiesta di mettersi in regola, ma da quest'ultimo non sarebbe arrivata alcuna risposta. Circostanza smentita, questa, dall'assessore allo sport Manuel Pantalone, per quanto riguarda il Palatricalle. 

Su questa situazione Marcozzi dice di voler andare a fondo tramite la commissione d'inchiesta da lei presieuta. Ma anche dal Comune ci sono precisazioni: è vero che che l'Aca ha provveduto a fare un censimento delle utenze comunali per capire quali fossero regolari o meno, ma al Comune risulta che l'Aca si sia impegnata a regolarizzare la situazione.