Acquisti case, immigrati in crescita
Primavera chiede tutti enti unici per risparmiare e investire. Il presidente dell'Ance chiede un Politecnico dell'edilizia Sviluppo e area metropolitana
CHIETI. Una relazione lunga 22 pagine, ascoltata pazientemente da decine di delegati, per riaffermare alcuni principi guida e chiedere una drastica riduzione delle spese della pubblica amministrazione per acquisire produttività ed efficienza associata al risparmio di fondi ingenti da destinare allo sviluppo. Paolo Primavera, presidente provinciale dell'Ance, l'associazione costruttori, ieri sera ha illustrato all'assemblea annuale una serie di proposte e riflessioni. Dando pieno appoggio ai progetti della Regione intenzionata a tagliare drasticamente enti e organismi per diminuire i costi della politica.
Primavera in sintesi ha detto: bene ridurre a uno per provincia gli enti che gestiscono il servizio dell'acquedotto, ma nella prospettiva di un solo ente regionale così come è opportuno avere una unica Asl abruzzese e una sola università invece delle 3 attuali per attuare anche il Politecnico dell'edilizia che favorirebbe la specializzazione di tecnici e ingegneri. Il presidente dei costruttori inoltre ha sollecitato la Regione ad approvare una nuova legge urbanistica, ad accentuare la politica di risparmio energetico e a considerare l'opportunità di utilizzare «il fondo di sviluppo per l'edilizia ospedaliera che ammonta a 200 milioni di euro fermi al ministero e utilizzati solo per il 12%».
Il presidente dell'Ance, costruttore di Guardiagrele, ha puntato molto sullo sviluppo dell'area metropolitana Chieti-Pescara anche per attuare una diversa politica abitativa. «Costruire il futuro di una città», ha detto, «vuol dire individuare le funzioni cardine. A una forte domanda di beni immobili è corrisposta un'offerta rigida con il rialzo dei prezzi di vendita e dei canoni di locazione e l'esodo delle famiglie verso le periferie. Il che pone anche problemi di mobilità visto che ogni giorno dalle maggiori città abruzzesi si muove per lavoro o studio il 46,7% dei cittadini». Un dato che ha indotto Primavera a chiedere anche l'accorpamento delle maggiori società di trasporto pubblico per evitare dispersioni di risorse e confusione di programmi.
Quanto alle costruzioni sono state molto sostenute dai privati, non dagli enti pubblici, che anzi investono sempre meno. Un dramma il «cedimento della domanda già dal 2006». «I valori dei bandi di gara sono in diminuzione... nonostante la Regione disponga di mille milioni di euro». Il mercato immobiliare va bene, ma non troppo, nel 2006 le compravendite sono state l'1,4% in più del 2005. «Un significativo impulso viene dagli immigrati», annota Primavera, «con il 16,3% del totale delle transazioni. Ma rallenta la crescita dei valori di scambio anche se i prezzi sono sostanzialmente stabili». Tuttavia gli aumenti dei tassi ha determinato un ribaltamento nella richiesta dei mutui, ora più a tasso fisso che variabile, e la contrazione delle vendite già dal 2006. Quanto alla sicurezza, un altro dei tanti temi trattati dal presidente Ance, basta applicare le norme in vigore, con un impegno coistante nei controlli e nella prevenzione, per ottenere buoni risultati.
Primavera in sintesi ha detto: bene ridurre a uno per provincia gli enti che gestiscono il servizio dell'acquedotto, ma nella prospettiva di un solo ente regionale così come è opportuno avere una unica Asl abruzzese e una sola università invece delle 3 attuali per attuare anche il Politecnico dell'edilizia che favorirebbe la specializzazione di tecnici e ingegneri. Il presidente dei costruttori inoltre ha sollecitato la Regione ad approvare una nuova legge urbanistica, ad accentuare la politica di risparmio energetico e a considerare l'opportunità di utilizzare «il fondo di sviluppo per l'edilizia ospedaliera che ammonta a 200 milioni di euro fermi al ministero e utilizzati solo per il 12%».
Il presidente dell'Ance, costruttore di Guardiagrele, ha puntato molto sullo sviluppo dell'area metropolitana Chieti-Pescara anche per attuare una diversa politica abitativa. «Costruire il futuro di una città», ha detto, «vuol dire individuare le funzioni cardine. A una forte domanda di beni immobili è corrisposta un'offerta rigida con il rialzo dei prezzi di vendita e dei canoni di locazione e l'esodo delle famiglie verso le periferie. Il che pone anche problemi di mobilità visto che ogni giorno dalle maggiori città abruzzesi si muove per lavoro o studio il 46,7% dei cittadini». Un dato che ha indotto Primavera a chiedere anche l'accorpamento delle maggiori società di trasporto pubblico per evitare dispersioni di risorse e confusione di programmi.
Quanto alle costruzioni sono state molto sostenute dai privati, non dagli enti pubblici, che anzi investono sempre meno. Un dramma il «cedimento della domanda già dal 2006». «I valori dei bandi di gara sono in diminuzione... nonostante la Regione disponga di mille milioni di euro». Il mercato immobiliare va bene, ma non troppo, nel 2006 le compravendite sono state l'1,4% in più del 2005. «Un significativo impulso viene dagli immigrati», annota Primavera, «con il 16,3% del totale delle transazioni. Ma rallenta la crescita dei valori di scambio anche se i prezzi sono sostanzialmente stabili». Tuttavia gli aumenti dei tassi ha determinato un ribaltamento nella richiesta dei mutui, ora più a tasso fisso che variabile, e la contrazione delle vendite già dal 2006. Quanto alla sicurezza, un altro dei tanti temi trattati dal presidente Ance, basta applicare le norme in vigore, con un impegno coistante nei controlli e nella prevenzione, per ottenere buoni risultati.