LANCIANO
Agganciano un'anziana con la truffa del finto nipote, ma la nonnina li fa arrestare
Presi due pregiudicati di 27 e 43 anni del Napoletano. Nell'auto, risultata rubata, i carabinieri trovano il pacco congegnato per la consegna dietro il pagamento di 4.400 euro
LANCIANO. Cercano di adescare un'anziana ricorrendo alla truffa del finto nipote, ma la donna si accorge del raggiro e chiama i carabinieri. I militari arrestano in flagranza di reato due uomini di 27 e 43 anni che viaggiano a bordo di un'automobile rubata. Devono rispondere di tentata truffa, con l'aggravante della "minorata difesa", e di ricettazione del veicolo che intanto è stato sequestrato per ulteriori approfondimenti.
L'episodio è accaduto nella tarda mattinata di ieri (giovedì 13 maggio). In base a quanto ricostruito in una nota della Compagnia di Lanciano, un’anziana contatta allarmata i carabinieri per segnalare un tentativo di truffa nei suoi confronti. Immediatamente scatta il piano di intervento. La tecnica adoperata, fanno sapere i militari, è tra le più classiche: un ragazzo telefona alla vittima spacciandosi per il nipote, le preannuncia l’arrivo di un corriere con un pacco da ritirare dietro pagamento in contanti o in monili d’oro della somma di 4.400 euro. I carabinieri in borghese del nucleo operativo e radiomobile, già impegnati in uno specifico servizio di controllo del territorio, arrivano nelle vicinanze dell’abitazione dell’anziana e, mentre quest’ultima concorda le modalità di consegna del pacco intrattenendo il più possibile al telefono il “finto” nipote, individuavano un’autovettura parcheggiata a pochi metri dall’ingresso dello stabile, con a bordo due giovani "in chiaro atteggiamento guardingo". Passano alcuni minuti e l'automobile si allontana, probabilmente i due uomini si accorgono di qualcosa di strano, ma vengono bloccati poco lontano dai carabinieri appostati a poca distanza.
Dalla perquisizione si scopre che i due uomini, Giuseppe Corbo di 43 anni e Domenico Di Palo di 27 anni, sono entrambi pregiudicati di Napoli. All'interno del veicolo, una Renault Capture, viene trovato un pacchetto già predisposto per la consegna, avvolto da nastro per pacchi, contenente una confezione di cubetti accendifuoco, altro nastro da imballaggio e alcuni pacchi di sale. Oggetti che, secondo i militari, sono solitamente utilizzati per compiere questo genere di reati. Trovati anche i telefoni cellulari usati per comunicare con il complice che si è spacciato per il finto nipote. Da successive indagini emerge che la Renault Capture sarebbe stata rubata a Napoli nel 2017 e circolava con una targa “clonata”.
L’arresto in flagranza di reato è scattato, fanno sapere i militari, per "i solidi elementi di colpevolezza raccolti nell’immediatezza" e per "la valutazione della personalità dei fermati, già noti alle forze dell’ordine". Questa mattina (venerdì 14 maggio) al tribunale di Lanciano si è tenuta l’udienza di convalida. Il giudice "stante i gravi indizi raccolti e la pericolosità dei soggetti" convalida l’arresto e dispone gli arresti domiciliari per Giuseppe Corbo e il divieto di dimora a Lanciano per Domenico Di Palo, aggiornando l’udienza al mese di giugno.
Qualche giorno fa, i carabinieri della Stazione di Lanciano hanno denunciato in stato di libertà un altro giovane napoletano C.G. di 25 anni, accusato di una truffa analoga sempre a Lanciano (il 6 aprile scorso) ai danni di un'80enne che, oltre a denaro e oro, aveva consegnato ai ladri anche la carta bancomat. Sono state la telecamere della banca, durante un prelievo, a immortalare il 25enne e consentire la sua identificazione.