Alle 17 lo sbarco dei 35 profughi al porto 

Tutto pronto per l’accoglienza dei migranti nel centro di prima identificazione. Poi il trasferimento in località di tre province

ORTONA. L’attracco è previsto per le ore 17 di oggi. Appena dopo, la rapida salita a bordo delle autorità marittime e sanitarie per i necessari adempimenti burocratici, seguita dall’operazione di sbarco e di identificazione nello stand sulla banchina di riva. Quindi il trasferimento con due pulmini della Croce Rossa in contrada Tamarete, nella zona industriale della città, dove è allestito il punto di prima identificazione. Qui si porteranno a compimento l’aspetto sanitario dell’operazione con le visite mediche, l’identificazione finale da parte della questura con l’auspicato ricongiungimento familiare, la cena e la ripartenza verso i centri di accoglienza. Sono questi, in grandi linee, i tratti salienti del nuovo sbarco di oggi, al porto di Ortona, di 35 profughi provenienti dal Bangladesh che per tre notti hanno sfidato il mare a bordo di un’imbarcazione e salvati dalla Ocean Viking, nelle acque internazionali tra Italia e Malta, a 8 ore di navigazione dall’isola verso Palermo. Quindi la ripartenza dal capoluogo siciliano e, dopo due giorni e mezzo di navigazione, l’approdo a Ortona.
La Croce Rossa ha messo a disposizione due ambulanze e due pulmini che si muoveranno scortati dalle pattuglie della polizia di Stato. Poi le destinazioni pare nelle province di L’Aquila, Teramo e Chieti. I profughi sono tutti maschi maggiorenni. Pronta la tensostruttura - divenuta ormai permanente - in località Tamate su un’area messa a disposizione dal Comune alla protezione civile.
«La nostra macchina organizzativa è sempre efficiente e rodata», dice Massimo Montebello, presidente del Comitato locale di Chieti della Croce Rossa che comprende anche la Croce Rossa di Ortona, «e rispondiamo al piano nazionale coordinato dalla nostra prefettura. Anche questa volta cercheremo di dare il massimo supporto con figure professionali speciali per aiutare queste persone che, sfortunatamente, lasciano i Paesi d’origine per scappare il più delle volte dalle guerre». Tutta l’operazione sarà coordinata dalla prefettura di Chieti per il tramite del viceprefetto Gianluca Braga, commissario prefettizio del Comune di Ortona. (r.o.)
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