«Apriamo una class action contro la Sasi»

31 Agosto 2024

La proposta arriva dall’associazione di quartiere Viale Cappuccini. E Varrati replica al gruppo misto

LANCIANO . Pronti a una class action per dare la scossa alla Sasi e ai sindaci soci e rispondere alla crisi idrica. Arriva dall’associazione civile e culturale Viale Cappuccini la proposta per provare a fermare la deriva presa dall’emergenza idrica che colpisce sempre più i cittadini esasperati dalle chiusure continue, anche a Lanciano anticipate ora alle 16. «Chiediamo formalmente al sindaco Filippo Paolini di prendere provvedimenti urgenti sia come primo cittadino di Lanciano che come massima autorità garante della tutela del bene pubblico, della salute pubblica e delle norme igieniche che ne derivano, a salvaguardia dei diritti del benessere della comunità», dicono Armando Palmieri, Giacomo Bona, Alessandro Falconio e Franco Di Bucchianico, «comunichiamo l’intento di aprire una eventuale class action, un’azione legale collettiva, valutando le ragioni e le volontà dei cittadini che protestano per questa grave situazione dalla quale bisogna uscire provando a fare dei cambiamenti». La presa di posizione segue quella dell'Associazione Acqua nostra che chiama a raccolta i cittadini per una manifestazione di protesta e proposte lunedì alle 17.30 nella sede Sasi alla zona industriale. Cittadini che protestano già per il mancato servizio, per il pagamento di bollette senza avere un goccio di acqua, che subiscono riduzioni e chiusure senza essere informati per tempo o che, come accade nelle contrade, restano per giorni senza acqua. Cittadini che vorrebbero sapere se esiste un piano di emergenza vero e che aspettano rifornimenti delle cisterne che l’amministrazione ha posto nelle contrade di Marcianese, Serre, Re di Coppe, Sant'Onofrio e Villa Pasauini, ma che invece assistono a beghe politiche che accrescono la rabbia.
Adesso è il componente del cda Sasi Corrado Varrati a rispondere all’attacco dei consiglieri del gruppo misto di Lanciano Michele La Scala, Dalila Di Loreto, Giuseppe Luciani e dell’assessore Danilo Ranieri che hanno chiesto le dimissioni del presidente e del cda Sasi e il cambio della direzione tecnica. «Dico loro che in queste settimane sono stato e tutt’ora sono costantemente in contatto con il sindaco Paolini e con altri sindaci del territorio con l’unico obiettivo di collaborare per contenere i tanti problemi», risponde Varrati, «la mia lunga esperienza amministrativa e politica mi ha insegnato che i problemi si risolvono con le azioni e il lavoro, non con le polemiche. So bene quanto sia difficile questa situazione, ma si sta facendo tutto il possibile. Ai quattro consiglieri confluiti nel gruppo misto dopo essere stati eletti con un’altra sigla, che non hanno fanno fatto chiarezza sulla loro posizione, ribadisco che ho sempre lavorato con serietà e non sono mai “fuggito” di fronte alle difficoltà. E non lo farò adesso».
©RIPRODUZIONE RISERVATA