Arriva la conferma: il cadavere è di Andrea Prospero
La ricostruzione della questura di Perugia. E Stefania Proietti, governatrice dell’Umbria, a nome anche dell’amministrazione regionale esprime “incommensurabile dolore”
PERUGIA. Arriva la conferma: il cadavere trovato oggi a Perugia è quello di Andrea Prospero, l’universitario 19enne di Lanciano scomparso lo scorso venerdì 24 gennaio. Nel pomeriggio, alla sala operativa della questura del capoluogo di regione umbro, è giunta una segnalazione riguardante la possibile presenza del ragazzo segnalato come scomparso e oggetto di ricerche da parte delle forze dell’ordine negli ultimi giorni. Giunti sul posto i poliziotti, con la collaborazione dei vigili del fuoco, sono entrati in un appartamento di via del Prospetto, dove hanno rinvenuto il giovane studente senza vita.
Con il coordinamento della procura di Perugia sono tutt'ora in corso gli accertamenti del caso da parte degli agenti della squadra mobile, con il supporto della scientifica, per verificare le circostanze e le cause che hanno portato alla morte del 19enne. Sul corpo non sarebbero stati riscontrati segni di violenza. La governatrice Stefania Proietti, a nome anche dell’amministrazione regionale, esprime “incommensurabile dolore” per la morte di Prospero, il giovane studente di 19 anni, abruzzese, scomparso a Perugia.
“Questo tragico epilogo - dice Proietti - ci lascia sgomenti e infinitamente addolorati. Subito dopo la sua scomparsa abbiamo attivato, su istanza del prefetto di Perugia Armando Gradone, tutta la protezione civile regionale, insieme alle altre forze dell’ordine e di polizia, nelle indagini in tutta la città. Sei giorni di ricerche senza sosta con tutti i mezzi, compresi droni e unità cinofile, seguendo ogni traccia da quando le telecamere dell’ostello di via Bontempi lo hanno ripreso per l’ultima volta”.
Per la presidente della Regione Umbria, “di fronte a un gesto così estremo non ci resta che stringerci accanto alla famiglia, alla sorella e al fratello, ai genitori, e a tutta la comunità studentesca perugina. Nei giorni scorsi avevo sentito la sorella Anna manifestando la totale assoluta vicinanza dell’amministrazione regionale e di tutta la comunità umbra. Oggi sprofondiamo tutti nel dolore perché Andrea era un nostro figlio, un nostro fratello, e non possiamo immaginare quanto abbia sofferto”.
E conclude: “Possiamo solo agire, da subito con più vigore e forza, per stare vicini ai nostri ragazzi di cui troppo spesso non riusciamo a percepire la profonda sofferenza e solitudine. A nome mio della giunta e di tutta l’amministrazione regionale, in particolar modo del corpo e dei volontari della protezione civile, ci stringiamo con tutto il nostro affetto e cordoglio alla famiglia di Andrea”.
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