Ascoltati i testi della rapina sull’A14
Nuova udienza per i due sansalvesi accusati di essere i basisti
VASTO. Nuova udienza ieri mattina a Vasto del processo a carico di Antonio Patruno, di Cerignola, Cono Surace e Simone Di Gregorio, di Samn Salvo. Patruno è accusato di essere uno degli autori materiali dell’assalto armato al furgone portavalori della società Aquila di Ortona sull’A14 avvenuto il 14 dicembre del 2012. Gli altri due sarebbero i presunti basisti della banda del kalashnikov che fece la rapina.
Sono state ascoltate le persone che fecero il sopralluogo dopo l’assalto e un dipendente del carcere di Foggia in cui Patruno era richiuso in quel periodo in stato di semilibertà. Il 2 dicembre prossimo saranno ascoltati i testimoni oculari.
I difensori dei due sansalvesi hanno presentato la richiesta di arresti domiciliari per entrambi. Gli avvocati Giovanni Cerella e Antonello Cerella negano rapporti di complicità dei loro clienti con la banda di pugliesi che avrebbe compiuto materialmente l’assalto armato. «Non ci sono motivi per i quali Surace e De Gregorio debbano restare in carcere», dicono. Anche i due imputati sansalvesi, però, al pari delle altre 6 persone arrestate per la rapina, sono accusati di concorso in tentato omicidio aggravato, rapina, detenzione e porto abusivo di armi da guerra e parte di esse, ricettazione e incendio doloso. La rapina al portavalori della società Aquila avvenne poco dopo le 8. I dieci componenti la gang erano incappucciati e armati di kalashnikov. Surace e Di Gregorio non erano sull’autostrada. Il collegio (presidente Radoccia, a latere Pasquale e Iannetta) dovendo ascoltare altri testimoni ha aggiornato l’udienza a dicembre. (p.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA