Barboso: necessaria una sede più idonea
Il nuovo questore si presenta alla città: «Più controllo del territorio e uffici di polizia senza barriere»
CHIETI. Un’agente donna nella sezione reati contro la persona, più controllo sul territorio e una sede più idonea per la questura. Si è presentato alla città con obiettivi chiari il nuovo questore Filippo Barboso, che prende il posto di Orazio D’Anna, trasferito a Ferrara.
Nato a Catania 62 anni fa, sposato, padre di due figli ultra, Barboso si è formato professionalmente nella sua regione. A Chieti arriva dopo essere stato per tre anni questore di Ragusa e poi dirigente della Polizia di frontiera a Palermo. «Non conoscevo l’Abruzzo, mi confronto con una realtà diversa da quella siciliana con problemi differenti, ma accolgo la sfida mettendomi al servizio della cittadinanza e della comunità», promette. E smentisce la fama teatina di “città camomilla”: «Le isole felici non esistono, perché la criminalità si è globalizzata e anche in territori come questo ci si deve attrezzare con misure di sicurezza passive: dove si abbassa la guardia si crea spazio per chi vuole delinquere».
Sul ruolo delle forze dell’ordine, il nuovo questore ha le idee chiare: «La polizia dev’essere attenta al cittadino, rispettandolo. Siamo in uno stato partecipato, perché non avere una polizia partecipata? Però ogni ente deve fare la sua parte e i cittadini devono collaborare: siamo sempre disponibili, non chiediamo eroismi ma la partecipazione». Per la provincia chietina, Barboso promette «maggiore controllo del territorio pur con le scarse risorse presenti e una sinergia fra le varie forze dell’ordine per ottimizzare le risorse».
Un’attenzione particolare agli agenti che si occupano dei reati contro la persona: «Da domani ci sarà una donna, perché può indurre la vittima a esprimersi più facilmente». E una promessa per la nuova questura: «Troverò una sede più idonea, senza barriere architettoniche, anche se dovesse essere temporanea». (f.r)
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