Bilancio risanato, c’è il decreto: il riordino dei conti in 30 giorni
È arrivato dal ministero l’atteso parere positivo al primo documento «stabilmente riequilibrato» Ferrara, Febo e Della Penna: «Riconosciuta la validità dei nostri provvedimenti di risanamento»
CHIETI. Al Comune arriva il decreto che dà ufficialmente il parere positivo al primo bilancio dell'era dissesto. E adesso è corsa contro il tempo: in trenta giorni occorre riallineare i dati del documento contabile - presentato al ministero a novembre dell'anno scorso - e approvare il bilancio in consiglio comunale. C'è anche da preparare gli altri bilanci. Non solo: l'arrivo dell'atteso via libera al bilancio significa anche poter sbloccare risorse economiche per la città. Tante le cose rimaste indietro, ora bisogna recuperare.
Dopo il parere positivo del ministero arrivato solo in maniera informale a fine settembre, con la notifica ufficiale da parte della prefettura c'è ora ufficialmente il via libera all’approvazione del primo bilancio definito «stabilmente riequilibrato», vale a dire che i conti sono tornati in equilibrio dopo la dichiarazione di dissesto. I debiti che hanno provocato il dissesto, infatti, vengono gestiti non più dal Comune ma dall'Organismo straordinario di liquidazione, mentre il Comune può tirare una linea rispetto al passato e ricominciare alleggerito dal peso dei debiti. «Il ministero dell'Interno nel primo articolo del suo decreto riconosce la validità dei provvedimenti di risanamento adottati dal Comune di Chieti», dicono il sindaco Diego Ferrara, il presidente del consiglio Luigi Febo e l’assessore al bilancio Tiziana Della Penna, «parte ora l’iter di approvazione, in linea con l’adozione di provvedimenti contenuti nelle prescrizioni allegate alla notifica». Quanto alle prescrizioni Ferrara, Febo e Della Penna rassicurano: «Si tratta di adempimenti che già erano contemplati nella fase di redazione dell’ipotesi di bilancio, che di fatto sottolineano la massima attenzione a tutti i passaggi di una procedura rigorosa». Per l’amministrazione parte ora anche un lavoro di monitoraggio e relazione periodica sullo stato delle entrate, punto debole dell'ente che ha causato il tracollo dei conti.
«Finalmente dopo anni di travagliata gestione economico-finanziaria», dicono gli amministratori, «ripartiamo da un bilancio nuovo che ci consentirà di continuare l’opera di risanamento fino ai cinque anni previsti dal dissesto e di mantenere un equilibrio virtuoso, fatto di passi lunghi quanto la gamba, per usare una metafora capace di sottolineare che dovremo essere attentissimi alla spesa e alle entrate, perché l’equilibrio proposto nel bilancio si mantenga e diventi realtà nell’azione amministrativa nei confronti della città, da ora e in avanti». (a.i.)