Camilliani, arrestato il superiore: padre Salvatore Renato non risponde ai giudici
Il prelato origiario di Ripa Teatina, accusato di aver sequestrato due religiosi che non avrebbero votato per la sua rielezione, “è sereno ma provato”
«Ritenendo sia stato travisato il suo comportamento nella vicenda, all’odierno interrogatorio di garanzia, il superiore generale ha ritenuto di avvalersi della facoltà di non rispondere esclusivamente perché determinato ad essere ascoltato nei prossimi giorni all’esito della piena conoscenza degli atti depositati dalla Procura, e così procedere ad analitica ricostruzione dei fatti per i quali è in corso il procedimento». Lo sottolinea una nota dell’avvocato Cristiano Piacenti, difensore di padre Renato Salvatore, il superiore generale dei camilliani arrestato l’altro giorno con l’accusa gravissima di sequestro di persona. «Padre Renato Salvatore - si legge - è sereno ma provato, evidentemente, dalla misura custodiale disposta anche nei suoi confronti. Ringrazia quanti in questo momento di personale difficoltà gli sono vicini con la preghiera e l’affetto di sempre».
Padre Renato Salvatore, originario di Ripa teatina, è stato arrestato per aver partecipato - secondo i pm - a un piano criminale che tendeva a favorirne l’elezione ricorrendo a un sequestro di persona ai danni di due religiosi che nel Capitolo Generale dello scorso maggio avrebbero votato per un altro candidato, attuato con la complicità di militari della Guardia di Finanza.
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