Chieti, aggrediti da un finto venditore di energia elettrica
Le forze dell’ordine danno la caccia un truffatore che lavora nei palazzi facendo porta a porta: le denunce dei cittadini
CHIETI. Un finto venditore che promette sconti sulle bollette dell’energia elettrica ma in realtà cerca di rubare nelle case e, se non ci riesce, è pronto anche ad aggredire i proprietari, a parole e spintoni. È successo in diversi appartamenti di Chieti e su questi episodi stanno indagando i carabinieri che hanno ricevuto le denunce dei cittadini: almeno in un casa, il falso venditore avrebbe messo le mani addosso ai padroni di casa prima di andarsene. Le forze dell’ordine, sulla base delle descrizioni fornite dagli abitanti, hanno aperto la caccia al truffatore. Che potrebbe avere i giorni contati.
Finora, carabinieri e polizia non hanno ricevuto denunce di furti messi a segno con questo metodo ma l’attenzione sui truffatori, soprattutto ai danni degli anziani, è alta: le forze dell’ordine vogliono prendere i finti investigatori che, nelle settimane scorse, avevano messo a segno almeno due furti negli appartamenti di due pensionate, in zona Madonna degli Angeli e via Martiri Lancianesi con un bottino totale di 5mila euro. Adesso, ai finti investigatori, che in abiti normali si erano qualificati come brigadiere e maresciallo, si aggiunge anche il finto venditore di contratti per l’energia elettrica. Secondo le prime testimonianze raccolte in via Salomone e via Bruno, potrebbe essere un tossicodipendente ma di certo è «un tipo insistente»: si presenta chiedendo di vedere «l’ultima bolletta», così hanno raccontato alcuni residenti che se lo sono visti piombare davanti alla porta di casa. Una persona «molesta», così hanno denunciato, che tenta in tutti i modi di entrare in casa. Finora, non si sa se sia riuscito oppure no a mettere a segno furti: le chiamate giunte ai carabinieri hanno segnalato la presenza sospetta dell’uomo e non i furti. Il comportamento del finto venditore ha messo in allarme i cittadini: alcuni sono quasi venuti alle mani e, poi, lui si è subito allontanato.
Da giorni, inoltre, diversi teatini sostengono di aver ricevuto telefonate per fissare appuntamenti e modificare i contratti dell’energia elettrica: verificando con i propri gestori, però, in tanti hanno scoperto che nessuna visita a casa era prevista. Ora gli accertamenti dei carabinieri dovranno stabilire se i due episodi sono legati oppure se si tratta di casi diversi.
Nelle settimane scorse, un anziano aveva denunciato alla polizia municipale di Torrevecchia Teatina di essere finito al centro di una rete di minacce telefoniche con l’obiettivo di spillargli soldi attraverso la scusa di finti incidenti.
Il consiglio delle forze dell’ordine è diffidare e non cedere alle pretese: è sempre meglio verificare.
Finora, carabinieri e polizia non hanno ricevuto denunce di furti messi a segno con questo metodo ma l’attenzione sui truffatori, soprattutto ai danni degli anziani, è alta: le forze dell’ordine vogliono prendere i finti investigatori che, nelle settimane scorse, avevano messo a segno almeno due furti negli appartamenti di due pensionate, in zona Madonna degli Angeli e via Martiri Lancianesi con un bottino totale di 5mila euro. Adesso, ai finti investigatori, che in abiti normali si erano qualificati come brigadiere e maresciallo, si aggiunge anche il finto venditore di contratti per l’energia elettrica. Secondo le prime testimonianze raccolte in via Salomone e via Bruno, potrebbe essere un tossicodipendente ma di certo è «un tipo insistente»: si presenta chiedendo di vedere «l’ultima bolletta», così hanno raccontato alcuni residenti che se lo sono visti piombare davanti alla porta di casa. Una persona «molesta», così hanno denunciato, che tenta in tutti i modi di entrare in casa. Finora, non si sa se sia riuscito oppure no a mettere a segno furti: le chiamate giunte ai carabinieri hanno segnalato la presenza sospetta dell’uomo e non i furti. Il comportamento del finto venditore ha messo in allarme i cittadini: alcuni sono quasi venuti alle mani e, poi, lui si è subito allontanato.
Da giorni, inoltre, diversi teatini sostengono di aver ricevuto telefonate per fissare appuntamenti e modificare i contratti dell’energia elettrica: verificando con i propri gestori, però, in tanti hanno scoperto che nessuna visita a casa era prevista. Ora gli accertamenti dei carabinieri dovranno stabilire se i due episodi sono legati oppure se si tratta di casi diversi.
Nelle settimane scorse, un anziano aveva denunciato alla polizia municipale di Torrevecchia Teatina di essere finito al centro di una rete di minacce telefoniche con l’obiettivo di spillargli soldi attraverso la scusa di finti incidenti.
Il consiglio delle forze dell’ordine è diffidare e non cedere alle pretese: è sempre meglio verificare.