Chieti, dice che la compagna è incinta per tentare di "salvarla" dal carcere
L'uomo è stato smentito dalla stessa donna davanti ai carabinieri: "Il mio pancione? E' solo sovrappeso"
CHIETI. La compagna stava per essere trasferita in carcere, quando lui ha detto che era incinta per evitare che venisse portata via e in modo che le fossero concessi gli arresti domiciliari. Ma quello che si è rivelato poi essere un tentativo di "salvarla", dettato forse dall'affetto, è stato smentito direttamente dall'interessata, la compagna. "Io incinta? No, sono in sovrappeso".
E' quanto avvenuto l'altro giorno nella caserma dei carabinieri di Chieti scalo. Alla donna, V.R.M, 34enne di Ortona, era stato notificato l'ordine di carcerazione per una condanna passata in giudicato di tre anni di reclusione per furto avvenuto nel 2015. Lei, a detta degli stessi carabinieri, non ha fatto una piega: è stata collaborativa ed ha chiesto di poter chiamare il compagno affinché le portasse una borsa con gli effetti personali. L'uomo quando è arrivato in caserma, ha indicato il pancione e esclamato: “Non potete portarla in carcere, è incinta di sette mesi”. Ai militari è bastato chiedere conferma alla donna, che però, tra lo stupore di tutti ha negato, specificando che il pancione era determinato dal suo stato in sovrappeso. Lei stata così accompagnata nel carcere di Madonna del Freddo, lui se l'è cavata con una severa ramanzina.