Chieti, la giunta comunale annulla le bollette dell’acqua gonfiate

Si procede a una nuova emissione, con la possibilità di pagamento in tre rate e la quantificazione del consumo presunto sui metri cubi fatturati per il 2011 e non quello considerato nella fatturazione della Teateservizi

CHIETI. Le bollette relative all’acconto 2012 sui consumi dell’acqua a Chieti saranno annullate e si procederà a una nuova emissione, prevedendo la possibilità di pagamento in tre rate e la quantificazione del consumo presunto tenendo conto dei metri cubi fatturati per il 2011 sulla base di un arco temporale di dodici mesi e non quello considerato nella fatturazione della Teateservizi. Lo ha stabilito la Giunta comunale che ha chiesto l’ annullamento in via d’urgenza alla società Teateservizi, incaricata della riscossione, in seguito a verifiche e approfondimenti che hanno portato alla luce incongruenze e inesattezze nella emissione delle bollette.

«Abbiamo adottato questo provvedimento - dice il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio - per evitare disagi ai cittadini ed affrancare la Teateservizi, quindi il Comune, da ricorsi. Riconosciuta, di fatto, la responsabilità di chi ha costretto l’Amministrazione ad adottare provvedimenti correttivi al fine di tutelare i diritti dei cittadini - ha concluso il sindaco - non posso non ricordare che la grave situazione economica in cui l’Ente si trova è colpa anche del Governo di centrosinistra che mi ha preceduto, lasciando in eredità oltre otto milioni di euro di debiti nei confronti di Aca, per fatture di acqua non pagate relative agli anni 2006-2007-2008 e non provvedendo ad emettere bollette per la riscossione dei ruoli dell’acqua per diversi anni, costringendo così la mia amministrazione a richiedere ai cittadini di pagare quelle annualità arretrate e a questi ultimi di sobbarcarsi l’onere di pagare in modo ravvicinato somme che avrebbe potuto corrispondere in più annualita».

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