Chieti: preso con le sostanze dopanti nel borsone della palestra
Teatino di 42 anni trasporta fiale e pasticche di testosterone: anabolizzanti usati per gonfiare i muscoli e vantarsi sui social
CHIETI. Fiale e pasticche di anabolizzanti per gonfiarsi i muscoli in vista dell’estate. Un teatino di 42 anni è stato denunciato dai carabinieri per detenzione di sostanze dopanti senza autorizzazione: le nascondeva in un borsone della palestra. L’ultimo sequestro dei militari del nucleo operativo e radiomobile di Chieti evidenzia un aspetto doppiamente preoccupante: il doping non era destinato a ciclisti, calciatori e corridori, ma a un appassionato di fitness che si vantava su Instagram pubblicando decine di foto e video che lo immortalano durante gli allenamenti o a petto nudo.
Tutto comincia mercoledì mattina. Gli uomini del maggiore Massimo Capobianco e della tenente Maria Di Lena fermano un’Alfa Romeo Giulia che, alla vista della pattuglia, sembrava aver accelerato. L’uomo alla guida è in tuta e appare inspiegabilmente infastidito per il controllo. Il primo sospetto dei carabinieri è che l’automobilista possa nascondere droga. Così scatta sia la perquisizione personale che quella dell’automobile. Nel borsone da palestra trovato all’interno del portabagagli, vengono recuperate una serie di fialette e blister che, almeno all’inizio, sembrano normali medicinali.
Ma i militari decidono di andare comunque in fondo alla storia: sul posto arrivano anche i colleghi del Nas di Pescara che identificano quelle sostanze come pericolosi anabolizzanti e steroidi assolutamente vietati in Italia. Si tratta, nel dettaglio, di una fiala di testosterone, che serve per gonfiare i muscoli, e una di stanazolo, farmaco sviluppato negli anni Ottanta e che resiste ancora al mercato nero: nato per il trattamento dell’anemia, ma con la controindicazione dello sviluppo dei muscoli, ora è vietato in Italia per gli effetti collaterali al fegato. E ancora: dieci compresse di mesterolone, un derivato sintetico del testosterone, e un flacone di drostanolone, steroide che fa aumentare notevolmente la forza ma ha numerosi effetti collaterali.
Le indagini non si fermano con il sequestro. Tutti i medicinali sono stati consegnati ai militari del nucleo antisofisticazione e sanità per ulteriori analisi. Alcune delle sostanze nascoste nella macchina del 42enne provengono dall’estero: l’uomo può averle acquistate su internet. I siti web, infatti, vengono spesso utilizzati per reperire farmaci vietati in Italia restando nell’anonimato e tentando di eludere i controlli. L’ultima operazione ha dimostrato che l’Abruzzo resta un crocevia per lo smistamento di steroidi e che, con l’avvicinarsi dell’estate, si impenna la domanda di sostanze proibite per mostrarsi muscolosi e magri sulle spiagge.