Class action contro Sasi «La politica risponda»
ORTONA. Cittadini e associazioni di nuovo insieme per l’acqua. Si è svolto ieri a Ortona il convegno “L’acqua, un bene di tutti ma non per tutti” in cui è iniziato l’iter per una class action contro...
ORTONA. Cittadini e associazioni di nuovo insieme per l’acqua. Si è svolto ieri a Ortona il convegno “L’acqua, un bene di tutti ma non per tutti” in cui è iniziato l’iter per una class action contro la Sasi. Oltre alle azioni legali che si stanno avviando in difesa dei diritti fondamentali violati, i cittadini chiedono agli amministratori di intervenire nei confronti della Sasi, che gestisce il servizio idrico. «Il titolo del convegno è emblematico: il servizio di rifornimento idrico non è equo nei confronti dei cittadini, generando disparità tra coloro che abitano in zone diverse, coloro che hanno o meno possibilità economiche e logistiche per l’istallazione, la cura e la disinfezione delle autoclavi e, soprattutto, che sono soggetti fragili come i malati, i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza», dicono gli organizzatori dell’incontro pubblico. «Le disparità», aggiungono, «derivano esclusivamente dalla gestione del servizio idrico. Sasi si avventura in risposte inadeguate e non verificabili con documenti, seguendo la logica di don Abbondio. Risponde dicendo che manca acqua alla sorgente (senza dare alcun documento verificabile), ed elude la domanda, che è: perché si comunica il piano di razionamento in alcune zone e in altre, sistematicamente, non si danno comunicazioni? Le risposte di Sasi sulla scarsità di acqua alla sorgente hanno il carattere della beffa di fonte alla dispersione idrica che quotidianamente i cittadini registrano nei luoghi più disparati». Alle istituzioni i cittadini chiedono di non tacere: sulle mancate e sistematiche comunicazioni di assenza di fornitura; sui contatori che conteggiano aria, e non acqua, in bolletta; sulla pressione che distrugge i tubi; sui tecnici che non conoscono i territori e non sanno dove passano i tubi; sull’acqua “potabile” ma “non adatta ad uso alimentare” che la stessa Sasi distribuisce; sulle perdite di acqua che tutti noi documentiamo quotidianamente. «La condotta di Sasi ha il carattere dell’improvvisazione sistematica e, pertanto, lascia noi cittadini in balia degli eventi».