Comune debitore, accordo con l’ex Ipab
Transazione tra l’ente e le case di riposo: 376 mila euro saranno restituite in tre rate
CHIETI.
«La transazione con le Case di riposo verrà ratificata venerdì dal cda della struttura assistenziale. Il Comune non ha alcun debito fuori bilancio da certificare e ha posto la parola fine ad un problema che mai nessuna amministrazione aveva saputo risolvere». Marco D’Ingiullo, assessore al patrimonio, replica ad Enrico Iacobitti. Il segretario cittadino del Pd ha annunciato l’inoltro di un esposto alla Corte dei conti per denunciare il mancato riconoscimento da parte dell’ente del debito vantato dagli Istituti riuniti, pari a circa 600 mila euro, peraltro conclamato dal Tribunale di Chieti. Un atto amministrativo grave, a detta dell’esponente del Pd, che minerebbe la solidità dei bilanci comunali. Ieri mattina, però, è arrivata una svolta sostanziale nella vicenda che si protrae, ormai, da quasi un decennio. Il Comune ha strappato una transazione alle Case di riposo. Gli Istituti riuniti San Giovanni Battista, nel dettaglio, in occasione dell’udienza fissata dal Tribunale di Chieti il 25 gennaio, ritireranno la richiesta di credito avanzata al Comune. Prima di quella data, per la precisione dopodomani, il cda delle Case di riposo ratificherà l’accordo con i vertici di palazzo d’Achille. Poi toccherà al Comune recepire la transazione con delibera di giunta.
«Il cerchio si è chiuso dopo diversi mesi utilizzati dalla Teate servizi»,-spiega D’Ingiullo- «per appurare i crediti che l’ex Ipab aveva con il Comune».
In ballo il pagamento, dovuto all’ente dalle Case di riposo, delle bollette Tarsu e dei canoni idrici degli ultimi anni. Alla fine è stato registrato un credito complessivo, in favore del Comune, di 215 mila euro frutto della somma di 61 mila euro di bollette Tarsu non pagate, per il triennio 2010-2012, e di canoni idrici per 154 mila euro relativi ai consumi dell’acqua dal 2007 al 2012. Di conseguenza si è provveduto a scomputare i 215 mila euro dal debito originario di 591 mila euro vantato dagli Istituti riuniti nei confronti del Comune e definito certo, liquido ed esigibile dal Tribunale teatino. Che, nel frattempo, ha anche effettuato un pignoramento nella tesoreria comunale. L’ente pagherà le Case di riposo in tre rate che verranno corrisposte entro marzo 2014. La prima rata scade tra due mesi e sarà di 100 mila euro. Dalla transazione ottenuta resta escluso il diritto comunale di enfiteusi sulla sede di via Sant’Eligio degli Istituti riuniti. «Lo eserciteremo», aggiunge D’Ingiullo, «non appena il Comune pagherà il canone di affranco di circa 50 mila euro. Una volta espletato questo passaggio burocratico avremo la proprietà di parte dell’immobile che garantirà un ritorno economico all’ente». (j.o.)
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