CHIETI

Con il megafono infanga la ex di 80 anni, cacciato dalla città

Un 51enne mostra sul Corso agli sconosciuti i video hard della pensionata, il giudice dispone il divieto di dimora

CHIETI. Ha girovagato per Chieti mostrando a chiunque foto e video intimi della sua ex compagna di 80 anni; si è dilettato a infangarla, utilizzando un megafono e diffondendo in pubblica piazza frasi offensive con volgari riferimenti alla loro pregressa relazione; l’ha seguita fino in chiesa e al centro per anziani. M.D., 51 anni, originario di Napoli ma da tempo in Abruzzo, accusato di atti persecutori aggravati nei confronti della pensionata teatina, non potrà più mettere piede in città: il giudice Andrea Di Berardino ha firmato l’ordinanza che dispone il divieto di dimora nel territorio del Comune di Chieti e il divieto di avvicinamento alla vittima e ai due figli di lei. Il sostituto procuratore Marika Ponziani aveva chiesto gli arresti domiciliari. L’inchiesta è condotta dai poliziotti della squadra mobile.

M.D. è stato già rinviato a giudizio per aver reso un inferno la vita dell’anziana dopo che i reati di violenza sessuale, stalking ed estorsione – andati avanti fino allo scorso marzo – sono stati «documentati da inequivoche immagini filmate all’insaputa della persona offesa, psicologicamente devastata dai ricatti del vicino di casa, M.D., con cui ha avuto una breve relazione», osserva il giudice. La prima udienza del processo si è celebrata martedì scorso. Ma tutto questo non ha dissuaso l’indagato «dall’attenuare la sua morsa di attenzioni morbose verso la vittima. Al contrario, già dalla conclusione delle indagini preliminari di quel procedimento, egli ha iniziato a diffondere, su Facebook, mediante falsi profili, contenuti offensivi nei riguardi della donna». 

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