Controlli a tappeto al mercato ittico: norme anti Covid non rispettate in una sola attività

ORTONA. La Capitaneria di porto di Ortona, in collaborazione con il Comando carabinieri per la tutela della salute – Nas di Pescara, ieri (giovedì 27 gennaio) ha controllato a tappeto tutte le attività del mercato ittico del porto di Ortona per verificare il rispetto delle normative igienico sanitarie e le disposizioni anti Covid.

Dai controlli, che hanno comunque evidenziato un buon livello di implementazione delle misure igienico-sanitarie, sono emerse condizioni di criticità in un locale. Sono quindi scattate sanzioni per non aver applicato le misure di contrasto alla pandemia nel locale dove si svolgono le aste, frequentato dai commercianti che acquistano i prodotti ittici all'ingrosso, e per aver omesso di aggiornare il piano di autocontrollo. Inoltre è stato rilevato che un locale attiguo alla struttura mercatale è stato occupato abusivamente da un senzatetto e trasformato in giaciglio di fortuna. Le precarie condizioni igienico sanitarie e la presenza diffusa di sporcizia, rende noto la Capitaneria, ha richiesto la segnalazione alle autorità competenti. Sono infine in corso accertamenti a carico di un trasportatore che si occupa di trasferire i prodotti ittici dalle banchine portuali al mercato ittico, riscontrato privo delle necessarie autorizzazioni.

Come rileva la Capitaneria in una nota, il mercato ittico rappresenta un punto di riferimento per tutti gli operatori della pesca dell’intera provincia teatina e possibili carenze dal punto di vista igienico sanitario rischiano di avere ripercussioni sull’intera filiera, compromettendo la salute del consumatore finale. Il Comandante della Capitaneria di porto Francesco Scala si dice “soddisfatto per quanto fatto per la tutela della collettività" e ringrazia i Nas di Pescara "per la proficua collaborazione". "In futuro, forme di controllo congiunto verranno ribadite anche in altri settori, in modo tale da poter ampliare l’efficacia delle verifiche ispettive, ed al tempo stesso evitare duplicazioni di controlli da parte di organi dello Stato in materie affini”.