Danni alle dune, scattano le denunce

Il titolare di un campeggio e un operaio accusati di aver distrutto specie protette, multati altri tre operatori turistici

VASTO. Due denunce penali per «distruzione di habitat protetto» e tre multe per il mancato rispetto dell’ordinanza comunale che vieta di tagliare erba e specie rare. È il bilancio dei controlli della polizia municipale lungo la pista ciclabile di Vasto Marina che costeggia un rarissimo ambiente dunale tutelato da leggi nazionali e disposizioni dell’Unione europea, trattandosi di una riserva naturale e di un sito di interesse comunitario (Sic). In quel tratto lungo 4 chilometri ci sono alberghi, campeggi, residence e altre strutture ricettive. Gli agenti, guidati dal tenente Antonio Di Lena, hanno ispezionato l’area per verificare se gli operatori turistici si sono attenuti alle disposizioni legislative e, in particolare, all’ordinanza del Comune che vieta interventi sulla fascia dunale e sulla tipica vegetazione, a eccezione di quelli autorizzati e che non comportano alterazione dello stato dei luoghi. Dai controlli sono scaturite due denunce a carico del titolare di un campeggio e di chi ha eseguito l’intervento che ha comportato il danneggiamento di un’ampia superficie e la distruzione della vegetazione protetta. Le sanzioni amministrative, per importi da 100 a 500 euro, sono scattate per gli operatori che hanno tagliato più del consentito, pur non configurandosi il reato di manomissione ambientale perseguibile penalmente.

Situazioni del genere, piuttosto frequenti in passato, hanno comportato il rinvio a giudizio dei responsabili e la costituzione di parte civile del Comune che è l’ente gestore della riserva. Fin qui i controlli della polizia municipale salutati con favore dalle associazioni cittadine che, però, reclamano maggiore attenzione per l’ambiente dunale in alcuni tratti fortemente antropizzato. E per tutelare l’ambiente l’amministrazione del sindaco Luciano Lapenna ha aderito al progetto Calliope – acronimo di conservazione della biodiversità di interesse comunitario su spiagge e mare della costa teatina: si tratta di una iniziativa finanziata dal programma europeo Life natura che si pone come obiettivo la riqualificazione e la rinaturalizzazione dell’area costiera, oltre alla realizzazione di eventi e incontri diretti alla mitigazione dei conflitti tra i portatori di interesse, cioè pescatori, proprietari di stabilimenti balneari o di altre imprese turistiche. Il progetto, che verrà sottoposto al vaglio della Commissione Ue incaricata di valutare le candidature, ha anche come scopo l’incentivazione di comportamenti virtuosi nei confronti della tutela della biodiversità.

Anna Bontempo

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