genitori uccisi
Del Vecchio non ricorda il delitto
Perizia psichiatrica-bis sul figlio accusato dell’omicidio
VASTO. È trascorso un anno da quando Nicoletta Del Vecchio scoprì i corpi straziati dei genitori, Adele Tumini, 68 anni, ed Emidio Del Vecchio, 72 anni, avvolti nelle coperte e nascosti sotto il letto della loro casa. Il dolore per la donna e per il fratello Osvaldo è lo stesso. Aggravato dal fatto che a essere accusato del duplice delitto è un altro fratello, Marco, 38 anni. Entrambi, rappresentati dall'avvocato Gianni Menna, si sono costituiti parte civile.
Ieri per Marco è stato un altro lungo giorno di perizie. Esattamente come aveva fatto due settimane fa, il 38enne assistito dall’avvocato Raffaele Giacomucci ha risposto ai periti che devono valutare le sue capacità cognitive e razionali, con un fiume di ricordi. Ha parlato. Ha parlato tanto arrivando dall’adolescenza al 17 novembre 2012. Il nuovo atteggiamento dell’indagato ha spinto i periti a prolungare l’analisi. La perizia continuerà quindi il 22 novembre e sarà supportata da test e filmati.
Il racconto di ieri è stato raccolto dai periti della Procura, Felice Carabellese e Maria Latecola e da quelli della difesa, Danilo Montinaro e Rossella Di Carmine. Mancava il perito nominato dalla parte civile, Roberta Bruzzone che tuttavia già l’8 novembre ha annotato molti particolari nel suo taccuino sulla personalità dell'accusato. La parte più delicata da affrontare riguarda proprio le 24 ore che vanno dal duplice delitto alla cattura. Ma Del Vecchio dice di non ricordare. (p.c.)
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