Disabili, i trasporti per le cure diventano a pagamento
LANCIANO. Con il plauso e la collaborazione di parte della minoranza è stato approvato in consiglio comunale, con 4 astenuti e un voto contrario (quello di Alex Caporale, Uniti per Lanciano) il nuovo...
LANCIANO. Con il plauso e la collaborazione di parte della minoranza è stato approvato in consiglio comunale, con 4 astenuti e un voto contrario (quello di Alex Caporale, Uniti per Lanciano) il nuovo regolamento per il servizio del trasporto disabili verso i luoghi di cura. Il regolamento intende introdurre una più equa ridistribuzione delle risorse così come è stato fatto per i servizi alla persona. Critico il consigliere Caporale, uscito da poco dalla maggioranza, che ha puntato il dito contro il carico eccessivo di tassazione. Un plauso alla collaborazione tra maggioranza e opposizione è arrivato invece dal consigliere di minoranza Graziella Di Campli (Fratelli d’Italia): «Abbiamo sostenuto questa scelta perché si tratta di un servizio utile alla società, questo regolamento era doveroso». La Di Campli ribadisce anche l’apporto «costruttivo» della minoranza: «Grazie a noi si è potuto introdurre il principio che il trasporto sarà totalmente gratuito per i casi di eccezionale gravità e per persone in disabilità gravissima».
Ma sulla nuova regolamentazione applicata a Lanciano interviene anche lo Ierfop (Istituto europeo ricerca formazione orientamento professionale onlus) per disabili e operatori sociali: «Agli amministratori frentani», dice il coordinatore regionale Augusto D'Achille, «va ricordato che il trasporto pubblico è un servizio sociale e come tale è cofinanziato dallo Stato o per delega dalle Regioni e dai Comuni. Ai disabili gravi la Regione Abruzzo garantisce il trasporto gratuito, compreso per gli accompagnatori, facendosi carico dei costi relativi nonostante sostenga l’onere minimo di viaggio dei mezzi che svolgono il trasporto pubblico. La decisione appare perciò incomprensibile, ingiustificabile, inopportuna e non pretenziosa, ma pericolosa perché crea un precedente appetibile per altri amministratori comunali altrettanto disattenti nei confronti di cittadini “diversi”».
«Abbiamo introdotto un criterio di equità sociale», spiega il consigliere Piero Cotellessa (Sel-socialisti), «che stabilisce che le persone che hanno reddito e patrimonio alti possano compartecipare a questo servizio utile anche a chi ha di meno. La legge nazionale lo prevede da oltre 10 anni, questa amministrazione sta recuperando questo ritardo». Secondo i dati dell’assessorato alle Politiche sociali i trasporti effettuati a Lanciano sono destinati a 111 persone, di cui 96 disabili gravi e quindi esenti dal contribuito.
Daria De Laurentiis
©RIPRODUZIONE RISERVATA