E la Cassazione reintegra il dg Del Vecchio
Ateneo. Annullato il provvedimento di interdizione temporanea. Lettera al rettore Caputi: oggi rientro
CHIETI. Torna, agguerrito più che mai. Il direttore generale Filippo Del Vecchio sarà questa mattina al suo posto all’università d’Annunzio. La Cassazione ha infatti accolto le sue ragioni e ha revocato il provvedimento di interdizione della durata di sei mesi che aveva emesso nei suoi riguardi il tribunale teatino, per mano del giudice per le indagini preliminari Antonella Redaelli. L’interdizione era stata chiesta dalla procura di Chieti nell’ambito di un’inchiesta per abuso e falso nei confronti sia di Del Vecchio che dell’ex rettore Carmine Di Ilio.
Nella giornata di ieri il direttore generale ha comunicato al nuovo rettore Sergio Caputi che oggi avrebbe ripreso le proprie funzioni, che nel frattempo erano passate in mano alla funzionaria di elevata professionalità Lucia Mazzoccone. Del Vecchio ha anche invitato il rettore a revocare il procedimento disciplinare spiccato nei suoi confronti dal decano Michele Vacca, nel periodo in cui Vacca ha assunto le funzioni di rettore a causa delle dimissioni di Di Ilio. Il provvedimento disciplinare che Vacca aveva emesso nei suoi confronti prevede la sospensione dal lavoro e perciò Del Vecchio ne chiede la revoca. Il direttore generale fa anche una seconda richiesta al rettore: vuole la sospensione dell’efficacia della sanzione disciplinare irrogata dallo stesso rettore nei suoi confronti. Le due richieste vengono avanzate, sottolinea Del Vecchio, “anche al fine di evitare eventuali ulteriori azioni di risarcimento del danno”.
Nel perorare la causa, il direttore generale tira in ballo anche il caso del procedimento disciplinare che aveva colpito uno dei suoi storici oppositori, il senatore accademico e sindacalista Goffredo De Carolis. “Il sottoscritto”, scrive infatti Del Vecchio, “ricorda che decisione analoga è stata assunta con riferimento al procedimento disciplinare avviato nei confronti del signor De Carolis, al quale era stata irrogata la sospensione dal lavoro di tre mesi”. De Carolis era stato punito dopo aver posto all’attenzione del Senato accademico il problema della congruità dello stipendio dello stesso Del Vecchio. Il suo procedimento disciplinare, però, dopo la sollevazione di gran parte dei dipendenti dell’università, che avevano minacciato anche uno sciopero generale, è stato bloccato. (a.i.)
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