«Ecco l’accordo segreto per spartirsi le poltrone»
Il centrodestra attacca la giunta comunale sull’intesa per le elezioni di due anni fa Sotto accusa i patti per dividersi gli assessorati e gli incarichi negli enti pubblici
LANCIANO. La destra cittadina torna ad agitare lo spettro del cosiddetto “accordo segreto”, alle scorse elezioni amministrative del 2011, tra il candidato sindaco Mario Pupillo e le due forze civiche che facevano capo a Pino Valente e Donato Di Fonzo. Un accordo, messo nero su bianco, per definire a chi sarebbero toccati, in caso di vittoria data dall’unione del centrosinistra con i movimenti, incarichi e poltrone di enti pubblici. Un documento che la destra minaccia di rendere pubblico in una conferenza stampa convocata per domani.
Il primo a rivelare l’esistenza dell’accordo, che sarebbe stato siglato in vista del turno di ballottaggio, è stato l’ex sindaco Filippo Paolini (Pdl), facendo riferimento alla «bugia» del bando per la presidenza delle Farmacie comunali. Ma non sarà né Paolini né un altro componente della minoranza consiliare a prendersi il “merito” di mostrare il fantomatico documento. Per svelarlo è stato “designato”, dal possessore della compromettente carta, Fiorello Mastrocola, ex Forza nuova, oggi Progetto Nazionale. «Per rompere il silenzio assordante dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Pupillo, che sino ad ora non si è degnata di replicare alla dichiarazione di Filippo Paolini su un fatto politicamente, e non solo, gravissimo», annuncia Mastrocola, «e cioè l’esistenza di un documento nel quale, prima del ballottaggio, Pino Valente, Donato Di Fonzo e lo stesso Mario Pupillo si sarebbero spartiti le poltrone e gli incarichi sulla testa dei cittadini», chiude, specificando che si presenterà «documenti alla mano».
L’accordo verterebbe sull’assegnazione di assessorati e incarichi negli enti pubblici fra le tre forze politiche che si stavano coalizzando per provare a battere il centrodestra uscente.
Secondo l’attuale minoranza, sconfitta dalla coalizione Pupillo-Valente-Di Fonzo, il documento potrebbe configurare possibili reati, come quello di voto di scambio e abuso d’ufficio o falso, poiché l’amministrazione comunale, sempre secondo l’opposizione consilare, ha indetto un bando pubblico per la presidenza delle Farmacie «quando già sapeva a chi andava assegnata».
La forza politica designata sarebbe stata Progetto Lanciano (come al Pd sarebbe andata la Fiera, sempre secondo il documento). E all’inizio le cose stavano andando proprio in questa direzione. Il pasticcio della designazione di Alberto Paone, vicepresidente di Pl, prima nominato e successivamente definito incompatibile dallo stesso Pupillo, alla fine ha portato al vertice di Farmanxa Fausto D’Addario, persona fuori dalla politica. Non resta che vedere come reagirà la maggioranza di centrosinistra, la quale finora ha fatto spallucce, alle reiterate accuse della destra.
Stefania Sorge
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