Ecografie al Renzetti, le attese durano due anni
Difficoltà anche per chi deve sottoporsi a visite dermatologiche o colonscopia I pazienti se la prendono con il centralino del Cup: telefoni irraggiungibili
LANCIANO. «Ho dovuto rinunciare. Come si può fissare una semplice ecografia alla tiroide a maggio 2016? E’ inconcepibile. Mi sono dovuto rivolgere al privato». E’ furioso un uomo di San Vito che recatosi al Cup dell’ospedale Renzetti per prenotare una ecografia alla tiroide, esame di controllo quindi non in urgenza, si è sentito rispondere che non ci sono posti prima di un anno e otto mesi. «Quando l’impiegato ha detto “maggio” già mi ero preoccupato» racconta l’uomo «pensando agli otto mesi di attesa che avevo davanti. Ma, nel sentire l’anno, 2016, sono rimasto allibito, di sasso. E’ possibile che per fare un esame così semplice occorrano anni?»
E non è l’unico utente del Renzetti, come del resto di molti altri ospedali, a restare ammutolito di fronte a prenotazioni che hanno dell’incredibile visto che siamo nel 2014 e si fissano date addirittura nel 2016. E’ anche il caso infatti delle visite dermatologiche per osservazione nei in epiluminescenza. Si prenota oggi e l’esame lo si farà, al Renzetti, a fine febbraio 2016. Ma c’è anche chi addirittura l’esame non lo riesce nemmeno a prenotare. Una signora, impossibilitata a recarsi al Cup di persona, ha pensato di usufruire della prenotazione telefonica. Ma ci ha fatto notare che da giorni chiama il Cup dell’ospedale invano. Non solo spende soldi a vuoto, perché si ascolta per mezzo minuto la nenia dell’orario per prenotare e tutte le raccomandazioni del caso, poi o la sua chiamata è sempre la ventesima e quindi ci rinuncia, o addirittura la telefonata viene chiusa. Abbiamo provato anche noi ieri ed è stato così. La nostra chiamata era sempre tra la 18esima e la 23esima. Evidentemente ci sono davvero molte richieste. Anche se, viste le attese, sembra strano: per le colonscopie le prenotazioni sono a giugno 2015,le risonanze e gli ecocardiogrammi a maggio 2015, le elettromiografie a marzo 2015. Strabiliante invece il dimezzamento delle liste che rappresentavano il tallone d’Achille del Renzetti: quelle per gli ecodoppler. Non più attese di 542 giorni ma “solo” di 145 ( febbraio 2015), grazie alle prestazioni aggiuntive.
Teresa Di Rocco
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