Esami di stato, tutti ammessi a Psicologia per un errore dell’università D'Annunzio
Forse una delle buste è arrivata aperta al momento della prova. Il rettore Di Ilio: "In questo modo abbiamo evitato ricorsi annunciati da molti"
CHIETI. Fortunati, si fa per dire, i candidati che hanno deciso di sostenere gli esami di stato di Psicologia nella sessione estiva all’università d’Annunzio, perché coloro che hanno disputato la prima prova sono stati tutti ammessi alla prova successiva. “Fortunati” loro, “distratti” quelli che hanno organizzato l’esame, perché pare che una “distrazione” abbia decretato l’ammissione in massa, a prescindere dal punteggio.
«Sappiamo che c’è stato un disguido», ha detto il rettore Carmine Di Ilio, «e per questo motivo ho ritenuto che la cosa migliore da fare fosse quella di rimettere la questione nelle mani del nostro ufficio legale affinché l’esame potesse andare avanti al riparo da qualsiasi tipo di problema». L’ufficio legale, a sua volta, ha confermato che c’è stata una “anomalia” nello svolgimento della prima prova scritta e ha fatto sapere che l’orientamento adottato è stato quello di ammettere tutti alla seconda prova: sia quelli che sono stati giudicati idonei a parteciparvi, sia i candidati che, avendo avuto una valutazione negativa, non avrebbero potuto sostenere il secondo esame.
In questo caso, i candidati con punteggio negativo sono stati ammessi con riserva. L’espediente della riserva è strumentale al fatto che l’ufficio legale dovrà portare a termine una serie di approfondimenti per valutare il reale peso dell’anomalia riscontrata. “Un disguido” ma nessuno dall’università ha spiegato cosa è successo durante la prova scritta. Da notizie ufficiose si è comunque saputo che al momento della prova una delle buste con il materiale d’esame, probabilmente quella contenente i nomi, sia arrivata aperta. Pare che qualcuno delle centinaia di candidati se ne sia accorto e abbia sollevato il problema, minacciando possibili ricorsi. Di qui la decisione di ammettere tutti.