Farmacie comunali niente assunzioni cancellato il direttore
Spending review del Comune sulla società Anxanum bloccato il nuovo organigramma aziendale
LANCIANO. L’amministrazione comunale applica la spending review anche sulle Farmacie Anxanum, società partecipata dal Comune di Lanciano, che ne possiede il maggior numero di quote, e da quelli di Guardiagrele e Atessa. Bocciate, quindi, due nuove assunzioni e cancellata la figura del direttore generale, l’ex sindaco di Lanciano, Nicola Fosco, perché considerata «troppo onerosa».
Nell’ultima assemblea del coordinamento intercomunale d’azienda, i rappresentanti del comune di Lanciano, Donato Di Fonzo, Alessandro Di Matteo e Giacinto Verna, hanno bloccato il nuovo organigramma aziendale che prevedeva l’assunzione di altre due unità nel Cda delle Farmacie Anxanum per una spesa di 86 mila euro annue. Già in passato l’amministrazione del sindaco Mario Pupillo, sulla scorta dei «gravi problemi di gestione» sollevati dal collegio dei revisori dei conti della società, aveva chiesto maggiore sobrietà e soprattutto la rimodulazione dell’organigramma aziendale vietando di assumere nuovo personale e di bandire nuovi concorsi. Nel budget 2011 delle Farmacie Anxanum era stato evidenziato che il costo del personale, 16 unità, ha inciso per 786 mila euro sul bilancio, di cui 549 mila euro per il personale di farmacia (12 dipendenti) e 221 mila euro al dirigente e all’ufficio amministrativo, dunque non sanitario (4 dipendenti). La figura del direttore generale pesa sul bilancio di circa 106 mila euro lordi. Di qui la richiesta di cancellare questo ruolo. Il contratto presso le Farmacie Anxanum dell’ex sindaco Nicola Fosco scadrà quindi il prossimo 30 aprile senza essere rinnovato.
Il vicesindaco, Pino Valente, e il consigliere comunale Giacinto Verna, auspicano ora «un netto cambiamento di rotta. L’eliminazione della figura del direttore generale porterà a un risparmio consistente da destinare a iniziative d’interesse collettivo», dicono Valente e Verna, «il gruppo dirigente che prenderà il posto di quello attuale dovrà assicurare l’aumento degli utili e maggiori servizi di migliore qualità».
«Coerentemente con quanto fatto nei mesi scorsi», sostiene il consigliere comunale Alessandro Di Matteo, «abbiamo votato a favore del risparmio. L’uscita di scena del direttore generale Fosco era uno degli obiettivi che ci eravamo posti per razionalizzare i costi. Nulla contro la persona Fosco, ma la spesa per il ruolo ricoperto è stata giudicata sproporzionata. In tempi di spending review la razionalizzazione non vale solo per famiglie».
Daria De Laurentiis
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