costa teatina
Febbo: dal Pd chiarezza sul Parco
L’assessore regionale: «Alcuni esponenti si contraddicono»
VASTO. «Trovo imbarazzante, inspiegabile e contraddittoria la posizione assunta da autorevoli esponenti del Pd, come l’ex ministro Cesare Damiano, il deputato Maria Amato e il sindaco di Cupello, Angelo Pollutri. Troppe posizioni diverse nel Partito democratico».
Dopo il coordinamento provinciale di Sel, della Costituente per il Parco della costa teatina e degli ex senatori Angelo Staniscia e Enrico Graziani, è l’assessore regionale Mauro Febbo (Pdl) a mettere in luce le ambiguità del Partito democratico. «Vorrei sapere se il lavoro che stiamo svolgendo negli ultimi mesi, unitamente al ministero dell’Ambiente (Pd), per determinare i criteri della perimetrazione del costituendo Parco della costa teatina vada portato avanti e con quale strategia territoriale», incalza Febbo, «e mi piacerebbe sapere se questo lavoro verrà vanificato da lobby imprenditoriali oscure che solo oggi vengono allo scoperto. La paventata ipotesi d’istallazione di Ombrina Mare a ridosso della costa dei trabocchi è stata allontanata proprio inserendo il Parco in una logica di salvaguardia delle nostre bellezze e di sviluppo della costa. È impensabile rispondere alla crisi economica del nostro territorio rispolverando solo vecchi schemi asettici ormai esauriti nella loro attuale efficienza. Il Pd deve fare chiarezza e dire ai suoi elettori e non quale futuro per l’Abruzzo intende costruire e modellare per le future generazioni. Non è corretto e coerente cambiare le carte in tavola proprio adesso che abbiamo intrapreso una strada diversa e innovativa nello sviluppo dell’agricoltura». (a.b.)
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