Fiamme nel night club nel giorno di chiusura
Incendio doloso alla Sirenetta, in via Nazionale: gli autori entrati da una finestra Acquisiti i filmati delle telecamere della zona. Il gestore: «Mai avuto minacce»
ALTINO. Un incendio ha danneggiato, la scorsa notte, il night club “Sirenetta” in contrada Selva di Altino. Il gesto ha natura dolosa: le fiamme sono state appiccate dall’interno del locale, senza danneggiare l’esterno della struttura.
Sono stati alcuni residenti della zona a dare l’allarme e, quindi, a permettere di limitare i danni. Sul rogo indagano i carabinieri della caserma di Casoli e della compagnia di Lanciano.
Erano circa le due della notte tra lunedì e martedì quando qualcuno ha appiccato il fuoco nel locale di via Nazionale, che si trova tra due palazzine, al lato opposto di un bar. Una scelta non casuale visto che il night era chiuso per riposo settimanale. Ignoti sono entrati dal retro, rompendo il vetro di una finestra. Una volta dentro, hanno sparso del liquido infiammabile appiccando poi il fuoco, che ha annerito le pareti e bruciato alcuni arredi in legno.
Le fiamme hanno danneggiato solo parzialmente il locale che si compone di una sala grande con il palco per le esibizioni delle ragazze, la consolle dei dj e il bancone dove vengono serviti i drink, un angolo con le poltroncine e poi i privè.
I danni del fuoco sono stati limitati grazie all’allarme lanciano, intorno alle 2,30, dal residente di un palazzo vicino, che si è accorto del fumo che usciva dalla “Sirenetta”, ricavato in quella che prima era una rimessa.
Sul rogo sono in corso le indagini dei carabinieri. I militari hanno acquisito i filmati delle telecamere presenti nella zona, in particolare quelle del bar vicino al night.
Il proprietario della “Sirenetta”, C.L., molisano che risiede ad Altino e gestisce altri due locali a Bomba e a Ortona, ha dichiarato ai carabinieri di non aver ricevuto intimidazioni né di avere avuto problemi di recente. Ma più di una volta, in passato, il night a Selva di Altino è stato al centro della cronaca. Tre anni fa un blitz dei carabinieri chiuse il locale perché furono trovate cinque ragazze straniere che lavoravano senza regolare assunzione.
I precedenti gestori, quando la “Sirenetta” era l’ex “Malizia”, sono stati condannati per sfruttamento della prostituzione.
Stefania Sorge
©RIPRODUZIONE RISERVATA